Di solito se a uno spezzino viene chiesto di descrivere la propria città questi non farà mai riferimento al centro cittadino, potrà magari iniziare a decantare la posizione strategica con la quale è possibile raggiungere in poco tempo mare, montagna e luoghi di divertimento, potrà celebrare il fascino di San
Pietro o la bellezza delle Cinque Terre, ma solo in rari casi farà accenno alla città vera e propria, commettendo l'errore, non solo di rispondere impropriamente alla domanda, ma soprattutto di tralasciare il patrimonio inestimabile che essa contiene e che dovrebbe essere dovere di tutti tutelare e commemorare.
Da secoli, infatti, La Spezia è ritenuta culla della bellezza, e vanta d'essere luogo del cuore non solo di chi ci è nato, ma anche di moltissimi stranieri che l'hanno vissuta anche solo di passaggio; ed è proprio perché la bellezza è tanto un vanto che un dovere morale, che spetta proprio ad ogni cittadino elogiarla e sostenerla perché chiunque possa trarne beneficio, tanto nel presente quanto nel futuro. E' su questa consapevolezza che si basa la mostra fotografica Segni del Sacro: testimonianze fotografiche sul patrimonio storico artistico della Spezia promossa dal Gruppo Fotografico Obiettivo Spezia che, a partire da sabato 14 luglio invita tutti i cittadini ad ammirare, presso il museo diocesano sito al 156 di via del Prione, alcune tra le chiese più suggestive del nostro territorio. Protagoniste della manifestazione saranno le chiese di Santo Stefano, San Venerio, San Michele Arcangelo e San Francesco Grande, chiese storiche che purtroppo necessitano ancora di una degna presentazione. La rassegna fotografica, interamente a cura dei membri del gruppo, verrà inaugurata sabato alle ore 18:00, ma sarà possibile visitarla sino al 30 settembre negli orari di apertura del museo. Partecipare all'evento, lasciandosi emozionare dalle immagini raccolte, rappresenta non solo un gesto d'amore verso la nostra piccola città, ma anche un'opportunità per prendere coscienza della realtà in cui viviamo e siamo cresciuti. Collaboriamo affinché i riflettori internazionali siano puntati non solo su Versilia e Cinque Terre: creiamo pubblicità positiva che massimizzi un turismo culturale di qualità che favorisca il risanamento dalla crisi e, di conseguenza, il benessere della nostra perla sul mare.