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Conclusa a Lerici la festa di Avvenire

Con una solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo emerito monsignor Bassano Staffieri, si è conclusa domenica scorsa nella chiesa di San Francesco a Lerici, santuario della Madonna di Maralunga, la trentasettesima edizione della Festa nazionale di «Avvenire», al cui svolgimento abbiamo dedicato ampio spazio nelle ultime settimane. La Messa del vescovo emerito è stata seguita dalla tradizionale «festa insieme» nel campetto della parrocchia, concluso dal «Canto dell'arrivederci».

Monsignor Staffieri, dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla felice realizzazione della festa, dalla direzione del giornale al parroco lericino don Federico Paganini con i suoi collaboratori, ai lericini ed ai villeggianti, ha voluto esprimere un particolare pensiero di gratitudine alla redazione diocesana che da ben trentasei anni cura la pubblicazione domenicale di «Spezia sette»: il primo numero della nostra pagina risale infatti al febbraio 1976, e da allora non si è più interrotta. Partendo poi dal Vangelo che faceva riferimento al miracolo della moltiplicazione dei pani, anticipo del dono dell'Eucaristia, il vescovo emerito ha ricordato come nella celebrazione della Messa Gesù si doni a noi con il Suo corpo e con la sua Parola, per alimentare la nostra fede. Ebbene, la «Parola» di Gesù viene presentata ed approfondita dalla Chiesa in primo luogo attraverso la predicazione e la catechesi, ma nel contesto nel quale tutti viviamo esistono altre mediazioni culturali che ci aiutano a vivere detta «Parola» giorno per giorno. Una di tali «mediazioni», molto importante, è appunto il giornale cattolico «Avvenire», che ogni giorno si sforza di «leggere» e di giudicare gli avvenimenti contemporanei alla luce del Vangelo. Monsignor Staffieri aveva parlato a Lerici, nel contesto della Festa, anche il mercoledì precedente, durante l'incontro tradizionale con il clero al quale, come è noto, aveva partecipato l'inviato speciale di «Avvenire» Luigi Geninazzi, vincitore del «Premio Narducci» 2012. In quella circostanza, il vescovo emerito aveva ancora rilevato e sottolineato l'importanza di un giornale cattolico in Italia, ricordando l'impegno profuso dal papa Paolo VI per la nascita di «Avvenire», che nel 1968 fu il frutto dell'unione delle due principali testate cattoliche di allora, «L'Italia» di Milano e «L'Avvenire cattolico» di Bologna. Staffieri, in questo cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II, ha ricordato anche l'attenzione profetica che i padri conciliari riservarono ai nuovi mezzi di comunicazione sociale, ai quali venne dedicato il decreto conciliare «Inter mirifica». Alle nove giornate della Festa - tutte contrassegnate da una notevole partecipazione di pubblico - hanno preso parte, oltre al direttore di «Avvenire» Marco Tarquinio, numerosi dirigenti, funzionari e giornalisti del quotidiano, a cominciare dal direttore generale Paolo Nusiner, presente anche alla consegna del «Premio Narducci».

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