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Le opere di Rino Mordacci in mostra al Museo Diocesano della Spezia

Venerdì 9 novembre p.v., alle ore 17.00 s'inaugura al Museo Diocesano di via del Prione, 156 la mostra dedicata allo scultore Rino Mordacci (1912-2007) nel centenario della nascita, curata da Valerio P.Cremolini e da Pier Luigi Acerbi.

L'esposizione, che ha nel canonico don Italo Sommi il principale ed entusiasta patrocinatore, propone opere scelte della vastissima produzione dello scultore, i cui inizi risalgono al 1936 sotto l'esperta guida di Enrico Carmassi. La diffusa presenza di lavori di Mordacci in numerose chiese, edifici pubblici e collezioni private lo colloca tra gli artisti più noti ed amati della Spezia, la sua città dove fu protagonista, tra l'altro, delle qualificate personali proposte dalla Galleria Mazzoni nel 1953, nel 1957 e nel 1960, sino all'antologica del 1981 nell'Auditorium della Cattedrale di Cristo Re, promossa dall'Unione Cattolica Artisti Italiani e le successive personali al "Pomarancio" di Sarzana nel 1984, nella Pinacoteca di Vezzano Ligure nel 1986, nell'Oratorio S.Antonio a Bolano nel 1987 e 1995 e nel Palazzo Comunale di Pignone nel 1994. Inoltre, vanno interpretati come significativi riconoscimenti all'attività di Mordacci le partecipazioni ad esposizioni di prestigio, quali la VII Quadriennale di Roma nel 1955, il Premio Internazionale Città di Carrara nel 1957, l'XI Premio Suzzara e la III Biennale d'Arte Sacra a Bologna nel 1958.

Il legno è stato indubbiamente il materiale prediletto dallo scultore, che ha saputo offrire maiuscole prove anche nella modellazione del gesso, del cemento, nella fusione in bronzo e nell'espressiva incisione di coppi ed embrici. A proposito del vasto repertorio di sculture lignee, fu particolarmente lusinghiero il giudizio espresso dallo storico Enzo Carli, il quale in uno scambio epistolare non ebbe titubanza nel riconoscere in Mordacci "un maestro dei nostri giorni". Come si legge nel pieghevole che annuncia la retrospettiva al Museo Diocesano, Mordacci ha saputo creare "forme scultoree di compiuta bellezza che sanno parlare di una realtà sospesa tra fantasia e tradizione. Attraverso il bulino e la sgorbia egli ha fatto rivivere il mondo degli umili".

Inquietudine e calma, affanno e speranza si percepiscono nell'ampio ed apprezzabile progetto scultoreo di Rino Mordacci, "uomo ed artista pieno di risorse, sincero e pulito", che induce ad avviare un dialogo su importanti temi, quali il lavoro, la maternità, la famiglia, il dolore, la pace, la bellezza e la fede. Insomma, attraverso l'arte essere stimolati ad amare sempre più e meglio la vita.

La mostra è visitabile sino al 20 gennaio 2013. (Giovedì: ore 10.00-12-30; Venerdì, Sabato e Domenica: ore 10.00-12.30/16.00-19.00).

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