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Il Festival della Mente a Tempo di Libri In evidenza

Sabato 22 e domenica 23 aprile con Massimo Recalcati, Matteo Nucci e Valentina Carnelutti.


Il Festival della Mente – il primo festival europeo dedicato alla creatività e all’indagine dei processi creativi – prosegue le iniziative di avvicinamento alla sua XIV edizione che si terrà a Sarzana l’1, 2 e 3 settembre.
Dopo la prima tappa a marzo all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, il Festival della Mente – promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana e diretto da Benedetta Marietti con la consulenza scientifica di Gustavo Pietropolli Charmet – si sposta a Milano a Tempo di Libri, la nuova fiera dell’editoria italiana.

Sono due gli incontri organizzati dal Festival, che andranno ad arricchire l’alfabeto di Tempo di Libri: sotto la lettera K di Kindergarten, sabato 22 aprile alle ore 10.30 nella sala Verdana (padiglione 2), lo psicoanalista Massimo Recalcati concentra il suo sguardo sulla figura del figlio nel contesto della famiglia contemporanea in una lectio dal titolo Onora il figlio?
Domenica 23 aprile alle ore 17.30 nella sala Gotham (padiglione 2) – sotto la lettera H di Hobbit – Matteo Nucci e Valentina Carnelutti ripropongono una lectio tenuta con successo durante l’edizione 2016 del Festival della Mente: Lo spazio del sogno. Penelope e Achille.

Massimo Recalcati: Onora il figlio?
Nel nostro tempo la necessità del dialogo tra figli e genitori è diventato un principio educativo prioritario. Di fronte al lento processo di erosione della figura paterna, il dialogo ha preso il posto del comando brutale. La Legge che punisce e castiga inesorabilmente è ormai tramontata. E padri e figli si trovano oggi in una prossimità prima sconosciuta. Se da una parte questa prossimità appare come un giusto affrancamento da principi normativi troppo rigidi, dall’altra rende il figlio sempre più simile a un principe al quale la famiglia offre i suoi innumerevoli servizi. Il rischio reale è che, a questo punto, i figli rivendichino la stessa dignità simbolica dei loro genitori, gli stessi diritti, le stesse opportunità. Dopo l’analisi della figura del padre e della madre nella società contemporanea, Massimo Recalcati concentra il suo sguardo sulla figura del figlio, depositario di un segreto incomprensibile, e sul suo splendore.

Massimo Recalcati
, psicoanalista tra i più noti in Italia, è membro analista dell’Associazione lacaniana italiana di psicoanalisi. Fondatore del Jonas Onlus, dirige l’Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata. Collabora con La Repubblica e insegna Psicopatologia del comportamento alimentare presso l’Università di Pavia. Tra i suoi libri, tradotti in diverse lingue, ricordiamo: Cosa resta del padre? (2011), Ritratti del desiderio (2012), Jacques Lacan (2012), Non è più come prima. Elogio del perdono nella vita amorosa (2014), usciti per Raffaello Cortina Editore; Il complesso di Telemaco (Feltrinelli, 2013); L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento (Einaudi, 2014); Le mani della madre (Feltrinelli, 2015); Un cammino nella psicoanalisi (Mimesis, 2016); Il mistero delle cose. Nove ritratti di artisti (Einaudi, 2016); Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato (Feltrinelli, 2017).


Matteo Nucci e Valentina Carnelutti: Lo spazio del sogno: Penelope e Achille
Hypnos, Sonno, e Thanatos, Morte, sono fratelli. Forse quel che vediamo durante il sonno mette in contatto lo spazio della vita e quello della morte? Sembrano domandarselo «la saggia» Penelope e Achille «piede veloce», quando si svegliano da due celebri sogni. La prima quando, ormai certa della morte di Odisseo, lo vede giovane e lo sente entrare nel letto e in lei. Il secondo, quando spossato dal dolore per la perdita dell’amico, si addormenta e lo vede accanto a sé e gli parla. Che succede quando un sogno ci visita? È dalla terra dei sogni che proviene, dalla terra contigua alla terra dei morti? La risposta dei cantori omerici è affidata a una donna, Penelope, e ci obbliga a fare i conti con noi stessi. Perché lo spazio del sogno è lo spazio dell’interiorità. Dove chi ci ha lasciato rimane per sempre.
La lectio sarà arricchita da letture di Valentina Carnelutti.

Matteo Nucci è nato a Roma nel 1970. Ha studiato il pensiero antico e curato una nuova edizione del Simposio platonico (Einaudi, 2009). Tra i romanzi: Sono comuni le cose degli amici (finalista al Premio Strega 2010), Il toro non sbaglia mai (2011) e il recente È giusto obbedire alla notte (candidato al premio Strega 2017) pubblicati da Ponte alle Grazie. Nel 2013 è uscito il saggio Le lacrime degli eroi (Einaudi). Oltre ai racconti apparsi in riviste e antologie, i suoi reportage di viaggio e articoli di cultura escono regolarmente per Il Venerdì di Repubblica.

Valentina Carnelutti,
attrice, autrice e regista, è stata diretta da M. T. Giordana (La meglio gioventù), T. Angelopoulos (La polvere del tempo), P. Virzì (Tutta la vita davanti, La pazza gioia), C. Maselli (Le ombre rosse), A. Orlando (Sfiorarsi) e molti altri. È autrice di Sfiorarsi (A. Orlando) e del cortometraggio reCuiem di cui è anche regista. Ha inoltre diretto il documentario Melkam Zena in Etiopia e il videoclip Le conseguenze dell’ingenuità.

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