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Amalia Ercoli Finzi è la vincitrice del premio Porto Venere Donna 2017 (Videointerviste) In evidenza

di Gianluca Solinas – Sono ventidue anni che la Consulta provinciale Femminile della Spezia si impegna nella ricerca di donne speciali, degne di un premio che ogni anno accresce la propria popolarità e successo.


Oggi nella sala della Provincia alla Spezia, è stata presentata la 22esima edizione del premio, alla presenza dei rappresentanti della Consulta Provinciale Femminile, della Fondazione Carispezia (principale sponsor del premio), del Comune di Porto Venere, del Comune della Spezia e del Grand Hotel Portovenere (che ha collaborato alla logistica). Abbiamo intervistato la Presidentessa della Consulta Eliana Bacchini ed il maestro Francesco Vaccarone, autore dell’opera che rappresenta il premio.

Presenti alla conferenza stampa di presentazione del premio: Elda Belsito, Consigliera di Indirizzo della Fondazione Carispezia; il Maestro Francesco Vaccarone, gli assessori del Comune della Spezia: Paolo Asti, Assessore cultura; Giulia Giorgi, Pari opportunità. Per il Comune di Portovenere: Fabrizia Dorgia assessore all’Urbanistica; per il Grand Hotel Porto Venere: Cristina Raso responsabile relazioni esterne.

Quest’anno il riconoscimento verrà assegnato ad una persona, una donna, che come altre in passato ha fatto della ricerca e dell’applicazione in campo scientifico lo scopo della propria vita.

Amalia Ercoli Finzi non ha, per ora, un nome altisonante come alcune sue colleghe insignite del premio Porto Venere Donna in passato, vedi Rita Levi Montalcini o Margherita Hack. Per ora dicevamo, eh si perche si tratta di una delle personalità scientifiche più importanti del nostro paese, una donna che è riuscita a ritagliarsi, con sacrificio, impegno e dedizione, uno spazio di primo piano in un ambito, quello dell’ingegneria spaziale, solitamente appannaggio di maschietti.

Un curriculum “spaventoso”, una carriera costellata da successi e nonostante ciò una donna che ha saputo, contro ogni luogo comune, ritagliarsi anche il tempo come moglie, madre e nonna di uno stuolo di nipoti.
Conosciuta ai più come la “mamma” della missione Rosetta, partorita dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) per raggiungere e analizzare un nucleo cometario, Amalia Ercoli Finzi era responsabile “principal investigator” dell’esperimento SD2 della missione Europea Rosetta, vera pietra miliare dell’Agenzia Spaziale Europea incaricata di esplorare la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, obiettivo scelto dopo il fallimento dei lanci del vettore europeo Ariane 5 fallì il lancio dell’11 dicembre 2002, che doveva in origine portare la sonda ad analizzare la cometa 46P/Wirtanen.

Il lancio di Rosetta avvenne il il 2 marzo 2004 alle 7:17 (UTC) e finalmente la missione ebbe inizio.

I risultati, dopo molti anni di missione sono di primo livello e consentono all’ESA di proporsi come importante “antagonista” nella corsa all’esplorazione spaziale.
Tecnica delle Costruzioni, Meccanica Razionale, Meccanica Orbitale, Meccanica Aerospaziale, sono i corsi di laurea ai quali Amalia Ercoli Finzi ha dato contributi innovativi formando intere generazioni di Ingegneri Aerospaziali e fisici in quel di Milano al Politecnico.

Questa donna, che si è occupata dei problemi più importanti legati alle missioni spaziali, è considerata un esempio raro dalla comunità scientifica mondiale e le sue collaborazioni, studi, progetti, attività di insegnamento, sono da considerarsi un modello di riferimento non solo dell’universo femminile ma anche di quello maschile al pari delle blasonate colleghe di cui parlavamo all’inizio.
La premiazione avverrà come di consueto, nella cornice spettacolare della piazza Spallanzani, con alle spalle la chiesa di san Pietro di Porto Venere e vedrà la partecipazione, in qualità di intervistatrice e padrona di casa della serata, di un'altra donna premiata in passato con il premio e cioè la nota conduttrice televisiva e giornalista di fama, Carmen Lasorella.

Anche Amalia Ercoli Finzi avrà in dono il riconoscimento “fisico” che racchiude l’essenza del premio: la scultura realizzata appositamente per il Premio Porto Venere Donna dal maestro Francesco Vaccarone (ad oggi unico membro maschile dell’UDI, Unione Donne Italiane) che con la sua opera intende valorizzare il percorso femminile quotidiano, fatto di coraggio e capacità, di sensibilità e soddisfazioni, contro l’oscurantismo e la prevaricazione maschile che ancora oggi, in molte parti del mondo ma anche e purtroppo in occidente, miete vittime fra le donne troppo spesso nell’indifferenza e nella rassegnazione di molti.

L’appuntamento è per il 9 agosto a Porto Venere, con la possibilità di sfruttare i battelli gratuiti che dalla passeggiata Morin alla Spezia porteranno gli spettatori ad assistere alla cerimonia senza doversi preoccupare dei parcheggi e anche di una navetta dedicata che da Sarzana, attraversando Lerici e San Terenzo, permetterà di raggiungere il lato opposto del Golfo spezzino in tutta tranquillità.

In allegato: Curriculum Amalia Ercoli Finzi; presentazione presidente Oreste Valente; Comunicato Comune di Portovenere; presentazione Consulta Provinciale femminile.

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