Insieme a Paolo Asti, assessore alla Cultura del Comune della Spezia, al Teatro Civico abbiamo ascoltato le parole di Roberto Di Maio, Alessandro Maggi e Matteo Taranto, coloro i quali hanno la responsabilità di decidere le sorti (artistiche) del teatro cittadino.

Una commistione di personalità ed esperienze differenti, Di Maio legato da 40 anni al teatro sul territorio, specialmente attraverso la collaborazione con le varie associazioni locali che si occupano di spettacolo, Maggi esperto regista, con un passato da attore, legato prevalentemente al Teatro classico ma non solo come nel caso degli ultimi suoi anni che lo hanno visto protagonista della messa in scena di spettacoli contemporanei e Matteo Taranto, attore conosciutissimo, spezzino, che non molto tempo fa ha portato in scena nel parcheggio di Piazza Europa una piece sperimentale derivata da una serie televisiva americana, che fa della sua contemporaneità la sua forza, con un teatro rivolto alle firme più attuali e “televisive” ma che ha sempre dimostrato passione e profondo legame con la propria terra.

Due mesi soli di lavoro per preparare la stagione 2018/2019, sufficienti per avere un'idea di cosa li aspetta, confronti, incontri nelle scuole per avere uno scambio proficuo con i giovani, per riportare a teatro il pubblico da sempre più ostico, per dimostrare, ascoltando, che la curiosità e la voglia di mettersi in gioco non hanno età e che, partendo dal record di abbonamenti della stagione in corso, si può e si deve migliorare l’offerta culturale, puntando sempre di più sulla qualità.

Abbiamo intervistato i protagonisti e lasciato che essi stessi si presentassero alla città.