fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Notizie dalla Diocesi In evidenza

Questa settimana, in primo piano, la memoria liturgica della beata Itala Mela.

L'omaggio della diocesi ad Itala Mela
di Giuseppe Savoca

La diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato celebra in questi giorni per la prima volta la memoria liturgica della beata Itala Mela. La ricorrenza era ieri, vigilia della morte della prima spezzina salita all’onore degli altari, ma già nei giorni precedenti ci sono state iniziative di spiritualità per preparare questo evento, che in qualche modo fa da corollario alla solenne beatificazione del 10 giugno scorso, proclamata in piazza Europa dal cardinale Angelo Amato. Per tutta la settimana, ad esempio, nella chiesa di Nostra Signora della Salute detta della Scorza, in piazza Brin, ci sono stati incontri di preghiera e di riflessione nella forma di “esercizi spirituali in compagnia di Itala Mela”. Sono stati “ripercorsi” i momenti più significativi della vita ed alcuni scritti della beata spezzina, sotto la guida di don Francesco Vannini. Venerdì sera si è svolto poi un percorso di preghiera attraverso il centro cittadino, iniziato in piazzetta del Bastione, proprio a fianco della casa di Itala, e concluso nella cripta della cattedrale di Cristo Re, dove è sepolta. In cripta c’è stata l’esposizione del Santissimo Sacramento seguita dall’Adorazione eucaristica. Il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha poi guidato il solenne “ufficio delle Letture” secondo i formulari della liturgia della nuova beata. Il vescovo ha poi tenuto una meditazione sulla figura della serva di Dio ed in particolare sul suo itinerario spirituale, così profondamente legato al tema della Trinità. Itala, con il suo inegnamento – ha detto il vescovo – ci aiuta ad una piena consapevolezza della presenza della Trinità e del Suo mistero di unità e di amore: una consapevolezza raggiunta la quale il nostro sguardo su Dio e sulla Creazione non può più prescindere da quel mistero. Ne deriva per noi persone la necessità di prendere parte ad un tale mistero di amore, il che avviene diventando sempre di più membra vive della comunità ecclesiale, ed affrontando in tale contesto una via di santità e di evangelizzazione. Nella giornata di ieri, memoria liturgica di Itala Mela, in numerose chiese della diocesi sono state celebrate Messe proprie di tale ricorrenza, secondo il formulario approvato e reso operativo al momento della beatificazione. Nella cripta di Cristo Re, presso il sarcofago di Itala, una Messa è stata celebrata alle 10 dal vicario generale monsignor Enrico Nuti. Nel pomeriggio di ieri ragazzi e ragazze del vicariato urbano primo della città di Spezia hanno dato vita a loro volta ad un percorso che ha preso il via dalla chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta di piazza Beverini e che si è a sua volta concluso nella cripta della cattedrale. Oggi, domenica, il triduo delle iniziative di preghiera e di riflessione si conclude alle 10.30, nella cattedrale di Cristo Re, con la Messa solenne presieduta dal vescovo.

Pellegrinaggio a Cassana
Sabato prossimo, 5 maggio, si tiene a Cassana di Borghetto Vara il pellegrinaggio mariano diocesano di ogni primo sabato del mese, dedicato alla santificazione del clero e alla preghiera per le vocazioni. I fedeli si ritroveranno alle 8 in località Ressadora, all’incrocio con la provinciale di Pignone, da dove in processione e recitando il Rosario raggiungeranno la chiesa intitolata a nostra Signora della Foce. Alle 8.30 il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà la Messa, cui farà seguito il consueto momento di ristoro. Un pullman a disposizione dei pellegrini partirà alle 6.30 da Lerici, raggiungendo Cassana via San Terenzo, Muggiano, Ruffio, Spezia (piazza Europa), Via Fiume (fermata Stazione), San Benedetto, Riccò del Golfo, Padivarma. Un pullman partirà anche da Casano per i fedeli della zona di Luni, Luni Mare e Fiumaretta.

Lettere di Itala Mela nell'archivio del monastero di San Paolo fuori le mura
La beatificazione della serva di Dio Itala Mela, che era oblata benedettina, è stata l’occasione per un’accurata ricerca di sue lettere o altri scritti nell’archivio del monastero benedettino di San Paolo fuori le mura, a Roma, monastero al quale era unita appunto come oblata, con il nome di Maria della Trinità. Di tale ricerca dà conto Umbertina Amadio, a sua volta oblata presso il medesimo monastero, in uno scritto di recente pubblicato su “Oblati insieme”, il bollettino degli oblati benedettini secolari italiani. Sono circa un centinaio le lettere che, con alcuni altri scritti, sono state reperite a Roma in questa circostanza, e solo sette erano inserite già nei volumi dattiloscritti dell’epistolario di Itala. Le lettere in questione vanno dal 1931, alla vigilia della sua vestizione di oblata, sino al 1956, ovvero sino a pochi mesi prima della morte, avvenuta nella casa di via del Torretto il 29 aprile 1957. In gran parte sono indirizzate all’abate di allora Ildebrando Vannucci, che a San Paolo fuori le mura aveva sostituito nel 1929 il futuro beato Ildefonso Schuster, divenuto arcivescovo di Milano. Le ultime sono invece indirzzate a Cesario D’Amato, a sua volta successore di Vannucci a partire dal 1955, altre ancora ai direttore spirituali degli oblati Giuseppe Torbessi ed Ippolito Boccolini. Come osserva Umbertina Amadio nel suo articolo, «da questo materiale emerge anzitutto un legame intenso, mai interrotto, con il monastero, sia come scrigno delle reliquie paoline sia come comunità, di cui Itala si sente membro effettivo, “monaco tra i fratellio monaci”». Da questi scritti emerge un ulteriore impegno di preghiera di Itala, quello a sostegno del monastero di Santa Scolastica a Civitella San Paolo, a nord di Roma. Dedicato alla sorella di san Benedetto, il monastero sorse nel 1934, realizzando un progetto che era stato avanzato da Schuster. Di quel nascente monastero, come emerge dalle lettere dell’archivio abbaziale, Itala aveva immaginato di poter far parte, prima che la malattia le impedisse la completezza operativa del suo cammino monastico. Appare interessante anche l’attenzione di Itala Mela per la liturgia, tema del resto sempre di grande importanza in ambito benedettino: la futura beata vi riflette sulla base degli scritti dello stesso Schuster e dell’abate francese Prosper Guéranger, che nell’Ottocento aveva rilanciato il canto gregoriano. Tutto questo conferma, ci sembra, l’importanza della figura di Itala Mela non solo nell’ambito del ruolo del laicato nella Chiesa ed in quello della riflessione teologica e mistica sulla Trinità, temi sui quali si dovrà comunque ritornare, ma anche in quello più propriamente monastico, quasi come ideale punto di congiunzione tra le diverse dimensioni della spiritualità e dell’azione benedettina. Sono tutti elementi che aiutano a comprendere l’importanza di Itala nella Chiesa del Novecento, ed anche la sua attualità.
Egidio Banti

l santuario di Monte Baldo
L’altro sabato ha avuto luogo l’annuale pellegrinaggio del priorato diocesano delle confraternite, che questa volta ha avuto come mèta il santuario “Madonna della corona”, sul monte Baldo, nel Veronese, a quasi ottocento metri di altezza. Una bellissima giornata di sole quasi estivo ha accompagnato i pellegrini che, guidati dal vescovo Luigi Ernesto Palletti, hanno avuto modo di apprezzare il panorama che, salendo sulla montagna, la cui cima era ancora innevata, si apre sul sottostante lago di Garda e sulla valle del fiume Adige. Il santuario, di recente ristrutturato, può contenere i tanti pellegrini che vi si recano per iniziare un nuovo cammino di fede. “Riprendere il cammino sulle orme della Madre” è stato infatti il filo conduttore dell’omelia tenuta dal vescovo nel corso della celebrazione della Messa. A commento della domanda “Forse volete andarvene anche voi ?”, che nel Vangelo di Giovanni Gesù rivolge ai suoi discepoli a seguito delle defezioni per lo scandalo provocato dalle parole “Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita”, il vescovo ha spiegato: “Siamo qui per ringraziare il Signore per i doni pasquali che ci ha lasciato: l’Eucaristia e lo Spirito Santo, che, come a Pietro, ci fa riconoscere in Gesù colui che solo ha parole di vita eterna, e per ringraziarlo anche per il dono della Madre che Lui ci ha affidata, ma a cui siamo anche affidati, Madre che ci sta davanti come modello di fede e come compagna di viaggio nel nostro cammino”. Sulla via del ritorno non è mancata una breve sosta a Srmione, splendido località del lago, cantata anche dal poeta latino Catullo.
Pier Carlo Mostarda

Monterosso ricorda l'antica accoglienza cappuccina
Avviate nelle settimane scorse le celebrazioni per i quattrocento anni del convento dei frati Cappuccini, ora a Monterosso al mare iniziano, oltre a quelle di spiritualità, le attività culturali di un articolato programma. Domani e dopodomani, in particolare, ci saranno due giorni per vivere il convento all’insegna di una delle tipiche tradizioni cappuccine, l’accoglienza. Lo spunto è la popolare storia di “Marcellino Pane e Vino”, romanzo e film che presero spunto da episodi in passato assai frequenti, l’accoglienza di trovatelli spesso abbandonati davanti alla porta dei conventi. Sarà l’occasione per visitare e per ammirare tutti gli ambienti tipici di un convento cappuccino ancora perfettamente conservato dopo quattrocento anni: il refettorio, il chiostro, le celle dei frati, la biblioteca, l’orto. Ed uno spettacolo teatrale, realizzato con il contributo del Comune, avrà come protagonista un frate cappuccino e sarà dedicato proprio a Marcellino. Lo spettacolo, “Chi suona alla porta del convento ?”, è previsto per domani alle 21 nella chiesa conventuale e sarà interpretato da padre Marco Finco per la regia di Carlo Rossi. Ispirato al noto film del 1955, sarà uno spettacolo rivolto a tutti, dai più piccoli ai più grandi. Martedì 1° maggio, dalle 10 alle 18, ci saranno invece le visite guidate alla chiesa e al convento: entrata libera ed ingresso ogni 30 minuti. Nel pomeriggio sempre di martedì, “Mani di pace”, un laboratorio per bambini che saranno guidati alle tante attività delle loro mani. Spiega l’invito: “Con le mani: parlo, scrivo, comunico, creo, gioco, ti abbraccio e faccio pace. Le vostre mani possono essere l’inizio di un viaggio ... e tutte insieme diventeranno parte di un’unica storia”. L’ingresso è gratuito a tutti gli eventi. Sempre in questi giorni, in piazza Garibaldi, in centro al paese, assaggi gastronomici per gustare il cibo povero della tradizione antica in un banco gastronomico a cura della Pro Loco, con fave, salame e formaggio. Per informazioni telefonare al n. 0187.817531.
Guido Ghersi

Il “compleanno” della cattedrale
La chiesa cattedrale di Cristo Re, attesa alla Spezia da molti anni, venne consacrata dal vescovo Giuseppe Stella il 3 maggio 1975. Erano presenti quindici tra arcivescovi e vescovi, e tra loro l’arcivescovo di Genova cardinale Giuseppe Siri. Il 3 maggio è quindi, per così dire, il “compleanno” della cattedrale diocesana ed ogni anno viene celebrato in forma solenne. Giovedì prossimo, alle 17, il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà la Messa di anniversario, concelebrando con i canonici del capitolo e con altri sacerdoti. Il giorno dopo, sempre alle 17, monsignor Palletti inaugurerà a Montepertico, nei locali del liceo artistico “Cardarelli”, una mostra di documenti e di fotografie dedicata alla storia della cattedrale. La mostra resterà aperta sino all’8 giugno, dal martedì al sabato, dalle 17 alle 19.

Ricordo di Sopracase
E’ stata inaugurata ieri a Dovadola, in provincia di Forlì, città cui era molto legato, una mostra dedicata al pittore spezzino Vittorio Sopracase, a due anni dalla morte. L’artista, di origine istriana, nell’arco della sua vita ha partecipato a più di cinquecento mostre collettive ed ha realizzato più di quaranta mostre personali. Nel 2008 viene invitato alla Quadriennale d’Arte di Roma. Ha esposto oltre che in Italia, in molti altri paesi del mondo. Sul piano stilistico, ad un primo periodo nell’ambito dell’”imprinting” figurativo, seguì il passaggio alla Pop Art e poi alla Nuova Figurazione.

Radio Maria alla “Neve”
Venerdì prossimo 4 maggio Radio Maria trasmette in diretta dalla Spezia, nella chiesa salesiana di Nostra Signora della Neve di viale Garibaldi. Alle 7.30 la Recita del Rosario seguita dalle Lodi e dalla Messa.

Due compleanni
Nei giorni scorsi ha compiuto ottant’anni don Angelo Carabelli, già parroco in varie località, studioso di storia locale e collaboratore della biblioteca “Niccolò V”. Per l’occasione ha pubblicato un piccolo testo che riporta alcuni scritti di quando era parroco a Madrignano. Sempre in questi giorni ha compiuto novant’anni il professor Franco Ortis, noto pittore spezzino da sempre aderente all’Unione cattolica artisti italiani e per lungo tempo apprezzato conduttore delle trasmissioni di arte alla televisione diocesana Tele Liguria Sud. Ad entrambi i nostri auguri più cordiali: “Ad multos annos !”.

Celebrazioni di Cresima
Il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti presiede oggi alle 17 la Messa a Fabiano Alto ed amministra le Cresime. Sabato 5 maggio alle 18 lo farà alla Spezia, nella chiesa di San Bernardo alla Chiappa, e domenica prossima, alle 11, sempre alla Spezia, nella chiesa di Nostra Signora della Salute detta della Scorza, in piazza Brin.

Rosario per Alfie
Oggi pomeriggio alle 16, all’inizio della passeggiata Morin, alla Spezia, si terrà la recita del Rosario “sulla costa, per la fede, per la vita e per la pace nelle isole britanniche”. Il Rosario, cui tutti sono invitati a partecipare, si collega con la drammatica vicenda del piccolo Alfie, che proprio ieri mattina ha chiuso gli occhi a Liverpool. E’ stato reso noto che, alla stessa ora, il Rosario verrà celebrato in ben quattrocento località marittime della Gran Bretagna.

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.