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A Bonassola Tullio Solenghi in Odissea un racconto mediterraneo In evidenza

Martedì 24 luglio 2018, ore 21, piazza Cento Croci per la prima edizione di “Teatro in pista 2018”. 

Martedì 24 luglio prende il via a Bonassola (La Spezia) la prima edizione di “Teatro in pista”, una rassegna ideata e prodotta da Teatro Pubblico Ligure, STAR –Sistema Teatri Antichi Romani e Città di Bonassola, portando gli spettacoli sui percorsi cicloturistici più conosciuti della Liguria, in questo caso sulla pista che collega Framura, Bonassola e Levanto. In piazza Cento Croci, alle ore 21, va in scena Tullio Solenghi con “Odisseo e Penelope”, il canto XIX del poema omerico proposto all’interno del progetto Odissea un racconto mediterraneo, ideato e diretto da Sergio Maifredi. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Informazioni su www.teatropubblicoligure.it o al 329 0540950.

Questo il contenuto dello spettacolo.
In Penelope Odisseo ritrova un suo doppio. Penelope è astuta almeno quanto il suo sposo. È stata astuta nel tener testa ai pretendenti, inventando l’eterno gioco della tela, ed è astuta ora nel saggiare chi dice d’esserle marito. E se Telemaco e la Nutrice possono credere che l’uomo che hanno davanti è il re di Itaca, che è tornato, che ha ucciso i proci ed ha ristabilito l’ordine, a Penelope questo non basta. Lo mette alla prova ancora una volta. Ordina alle ancelle di spostare il letto nuziale. Solo lei e Odisseo sanno che quel letto è intagliato nel tronco di un secolare ulivo che affonda le radici nella terra dei padri. “Nessun umano lo può spostare!” dice lo straniero. E Penelope si scioglie in un pianto trattenuto da vent’anni. La notte la passeranno ad aversi e a ritrovarsi. Raccontandosi due decenni trascorsi nell’attesa e nel ritorno.

“Ho pensato Teatro in pista percorrendo accanto al sindaco Bernardin, la passeggiata di Bonassola. Un microcosmo di pace ed eleganza della nostra Liguria. Sentivo il desiderio creare un progetto aperto, dedicato a chi è in vacanza tra Levanto, Bonassola e Framura. La pista ciclabile, sulla antica linea ferroviaria, è la naturale via di comunicazione, a piedi, in bicicletta, in un tempo lento e naturale. E allora Teatro in pista, dove la pista è anche un po’ quella del circo, dove lo spettacolo è vero e finto al tempo stesso, dove se vuoi incantare devi essere bravo davvero o il leone ti mangia o l’acrobata sbaglia il salto. Questo nuovo progetto nasce nello spirito di Teatro Pubblico Ligure: portare in scena il territorio.”
Sergio Maifredi

Odissea un racconto mediterraneo, è un progetto andato in scena con successo in tutta Italia. Ideato e diretto da Sergio Maifredi, con la consulenza letteraria di Giorgio Ieranò e Matteo Nucci, si basa sulla convinzione che riportare i grandi classici della letteratura occidentale nella forma orale per cui sono stati originariamente concepiti, li consegni a una forza comunicativa in grado di parlare al cuore degli spettatori di oggi.
“Odissea – Un racconto mediterraneo – spiega Sergio Maifredi - è un progetto permanente, un percorso da costruire canto dopo canto scegliendo come compagni di viaggio i grandi cantori del teatro contemporaneo e quegli artisti che sappiano comunicare in modo estremamente diretto, non con la protezione del “buio in sala” ma guardando negli occhi il proprio pubblico, non proteggendosi dietro gli schermi delle belle luci o di una bella musica di sottofondo ma affrontando a mani nude la parola. Odissea ha debuttato nel 2009 e ha inchiodato ai sedili di pietra dei teatri antichi e di velluto rosso migliaia di spettatori e che a Bonassola porta due spettacoli affidati ai più grandi interpreti di oggi”.

PROSSIMO SPETTACOLO

Sabato 28 luglio, ore 21 BONASSOLA
“Teatro in pista” – I edizione MARIO INCUDINE e ANTONIO VASTA
ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO
Il Ciclope (Canto IX)
Progetto e regia di Sergio Maifredi

È il primo canto di Odisseo. È il racconto con cui inizia la "versione di Odisseo". Alla reggia di Alcinoo, Odisseo ascolta Demodoco il cantore narrare della guerra di Troia e dei ritorni degli eroi sopravvissuti. Odisseo piange e si rivela ad Alcinoo. Omero dal racconto in "oggettiva" passa al racconto in "soggettiva". Odisseo dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con gli "effetti speciali", con il ciclope Polifemo, certo di catturare l'attenzione del re e di ottenere da lui navi per tornare ad Itaca. Mario Incudine, artista di straordinario talento, attore, cantante, scrittore, dopo il successo de Le Supplici a Siracusa di cui ha firmato la regia con Moni Ovadia e di cui è stato interprete e traduttore in lingua siciliana, affronta a suo modo questo "cunto". Lo trasforma in un vero e proprio canto con musiche scritte appositamente da Antonio Vasta, suo fidato collaboratore.
Il Ciclope di Omero si contamina con la riscrittura di Pirandello e di Sbarbaro, entrambi "traduttori" del Ciclope di Euripide. Ed è interessante notare che Pirandello lo traduca a ridosso della prima guerra mondiale e Sbarbaro della seconda. Il Ciclope anche questo è: la forza bruta contro l'intelligenza, la violenza contro l'accoglienza.

 

 

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