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Parole e disegni raccontano prodotti tipici e territorio ai bambini: scopriamo le "Ecofavole" di Alessandra Genova In evidenza

di Elena Voltolini - Una collana che si sta allargando, anche territorialmente, ed è solo uno dei tanti progetti della scrittrice spezzina.

L'esordio giovanissima, con “La Giraffina col collo corto”, libro contro la discriminazione dei disabili: inizia così la “vita da scrittrice” di Alessandra Genova, educatrice professionale, che proprio attraverso le parole, le storie e le immagini dei suoi racconti non solo narra storie, ma insegna a bambini e ragazzi. Ogni libro ha un messaggio profondo, una morale, ma anche indicazioni didattiche importanti che spesso restano impresse nel bagaglio culturale dei bambini molto meglio che quelle studiate sui libri di storia e di scienze.
Questo ha portato e porta Alessandra Genova nelle scuole della provincia e non solo, con i suoi numerosi progetti.
Tra questi ci sono le “Ecofavole”, una collana edita da Edizioni L'Aquilone che spiega ai bambini le origini di alcuni piatti della tradizione locale, unendo alle parole meravigliosi disegni.
Un progetto partito qualche anno fa, che si sta notevolmente allargando anche ben oltre i confini del territorio spezzino e lunigianese, che è stato protagonista di diversi Festival letterari e fiere, che presto approderà in altre rassegne e che, di recente, è stato al centro anche di una puntata della trasmissione Geo&Geo su Rai 3.

 

E' la stessa Alessandra Genova a spiegarci le origini di questa collana e darci qualche anticipazione sulle sue sfide future.

Alessandra, come nasce la collana Ecofavole?
Nasce tutto nel 2014 e parte da un paesino, Regnano, frazione di Casola in Lunigiana, e dal suo prodotto tipico, la Marocca. E' un pane di farina di castagne che si faceva dopo la guerra, perchè non c'era più grano quindi bisognava servirsi dei frutti spontanei. Era un pane dei poveri, ma con il passare del tempo è diventato un prodotto di nicchia.
“La Favola della Marocca di Casola” nasce perchè volevamo raccontare le origini di questo prodotto ai bambini. Nel libro c'è una scheda che racconta la verità, poi intorno alla realtà abbiamo immaginato una storia che ha come protagonisti degli animaletti e le abbiamo affiancato i disegni di Annamaria Giannetto Pini.
La Marocca è un Presidio Slow Food è il libro si impreziosisce della prefazione di Carlo Petrini.
Il passo successivo è stato quello di portare la storia in giro, mettendola in scena con i burattini, grazie a Jonathan Famà.

Un successo che vi ha portato a fare del libro il primo di una collana che sta crescendo anno dopo anno. Quali sono gli altri prodotti dei quali avete raccontato la storia?
libriC'è la favola della torta di Riccò, quella del pesto, di come è nata la farinata e della mesciua.

I libri di questa collana, le Ecofavole, hanno dei tratti in comune, come i disegni di Sagrà che affiancano la storia e a loro volta la raccontano, ma possiamo dire che ogni libro ha una sua peculiarità?
Sicuramente. In ogni libro abbiamo aggiunto qualcosa e lo abbiamo connotato in modo particolare. Ad esempio “La favola della torta di Riccò” è una sorta di viaggio nel borgo della Val di Vara. Nelle parole e dei disegni ci sono elementi distintivi del paese e della sua storia, come i portali in arenaria e il ponte che collega la parte vecchia del borgo alla nuova. Sono elementi che bambini ed adulti possono facilmente riconoscere e, perchè no, magari avere la curiosità di andare a vedere dal vero.
Nella “Favola della Farinata”, invece, prendo spunto da una battaglia vera, quella del 1284 tra la Repubblica marinara di Genova e quella di Pisa perchè la leggenda dice che la farinata nasce dalle scorte di farina di ceci che si bagnano e diventano poltiglia, ma che il giorno dopo quando seccano possono essere mangiate e sono buonissime. Il marinaio racconta la storia ad una donna che ha una locanda e tutti gli spezzini riconosceranno senza dubbio La Pia.
Un altro esempio: nella “Favola della Mesciua” c'è il disegno di un quadro che ritrae la Contessa di Castiglione, richiamo alla storia del territorio, perchè Virginia Oldoini voleva portare questo cibo così semplice fino alla corte francese.
Proprio la Contessa di Castiglione, spiegata ai bambini, sarà protagonista di un prossimo libro.

Possiamo dare qualche anticipazione sui prodotti al centro delle prossime Ecofavole?
I testaroli di Pontremoli e l'essenza dei fiori d'arancio, presidio Slow Food di Imperia.
Poi ci sarà anche una favola vegana, che punta ovviamente ad integrare, ed avrà come protagonista uno squalo. In fondo ci saranno anche delle ricette vegane da provare.
Inoltre stiamo pensando proprio ad un libro di ricette scritte per i bambini, ma su questo non posso aggiungere altro.

Un progetto, quindi, che si allarga, anche territorialmente?
Si, abbiamo richieste da diverse parti d'Italia. Del resto dietro ogni prodotto tipico c'è una storia da raccontare ed in molti ci chiedono di farlo.
Abbiamo partecipato anche a diversi Festival letterari e fiere. Ad esempio per due anni di fila siamo stati al “Food&Book – Festival del libro e della cultura gastronomica” a Montecatini, dove abbiamo portato la storia della Marocca e della torta di Riccò.
Presto saremo alla Fiera del libro ad Ostia.
Lo scorso novembre, invece, a livello locale, siamo stati invitati a “Stile artigiano – Sapori & Mestieri” di Confartigianato, sempre con la favola della torta di Riccò.
Devo dire che abbiamo successo sia sul nostro territorio che nel resto d'Italia e questo ovviamente ci fa molto piacere.

Secondo te perchè le Ecofavole hanno così tanto successo?
A volte mi sembra quasi incredibile, perchè sono libri tanto semplici e scritti per bambini. Ma probabilmente la chiave del loro successo è proprio questa. Poi, come dicevamo prima, ogni libro permette di scoprire qualcosa sulla cultura, le tradizioni, la storia di un territorio e questo affascina molto.

Come nascono praticamente questi libri, che uniscono storia ed immagini?
Io costruisco la bozza della storia e la passo al mio disegnatore Sagrà. Lui è bravissimo e riesce a cogliere subito il messaggio che voglio dare. Lui riesce a immaginare le scene mettendo piccoli dettagli che rendono le immagini uniche. Traduce tutto in immagini bellissime, con dettagli che rendono i disegni non solo belli da vedere ma anche estremamente esplicativi. Poi io rimetto a posto magari qualche passaggio della storia se, proprio guardando i disegni, mi rendo conto che ci starebbe meglio una frase che un'altra, ad esempio.
Ogni libro, ovviamente ha una morale ed anche messaggi positivi distribuiti lungo tutto il racconto. E' bello vedere che i bambini li colgono immediatamente e non di rado tirano fuori dalla storia anche messaggi positivi cui magari noi non avevamo pensato.

Questo, però, è praticamente l'atto conclusivo di un lavoro ben più ampio... come nascono queste storie?
C'è alla base ovviamente la volontà di raccontare la storia e le origini di un prodotto. Per farlo mi documento molto, vado nel luogo di origine, parlo con gli abitanti, con coloro che custodiscono la memoria storia. Sono loro a darmi non solo le ricette della tradizione, ma anche a raccontarmi aneddoti e particolari. Dietro c'è un lungo lavoro di documentazione e spesso sorprende anche me.

Quale è la maggiore difficoltà nello scrivere libri come le Ecofavole?
Per me la cosa più difficile è lavorare per rendere tutto semplice, prima scrivi il libro, poi cerchi di renderlo più semplice e fruibile ai bambini. E' un modo di scrivere se vogliamo “al contrario”.

A parte le altre Ecofavole di cui abbiamo già parlato, hai altri progetti in cantiere?
Per quanto riguarda gli shortbook (libri veloci da leggere per ragazzi) a febbraio uscirà Alessandra, che parla dell'ultima zarina di Russia e che tratterà ovviamente anche della rivoluzione bolscevica. Di questa collana, “La bambola di Sarah” ha riscosso grande successo ed è stata presentata in quasi tutte le scuole spezzine, spero che lo stesso destino possa avere anche questo prossimo libro che affronta tematiche importanti.
Ci sarà poi un libro che parlerà di mare ed ecologia, ambientato "sopra e sotto" Porto Venere.
Abbiamo poi anche un progetto che favorirà la distribuzione dei libri, ma di questo non posso dire nulla.
Inoltre, continua la collaborazione con la scuola media Formentini per proseguire un progetto che ha riscosso grande successo e che vede i ragazzi collaborare attivamente per sfatare i pregiudizi sulla disabilità.

E per gli adulti?
Sto pensando ad un libro che in qualche modo si ricollega a questo per bambini su Alessandra, perchè sarebbe un libro sulla vita di Grigorij Efimovič Rasputin, mistico russo, consigliere dei Romanov.

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