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Tassazione delle imprese, Spezia perde 4 posti in classifica: l'allarme di Cna In evidenza

Per il sesto anno Cna La Spezia con l’iniziativa “Comune che vai, fisco che trovi” sottolinea il peso della pressione fiscale che subiscono le imprese.

“La Spezia guadagna 4 giorni e sposta al 2 agosto la data fatidica dopo cui le imprese possono iniziare a lavorare per il proprio reddito e non per il fisco ma scivola di due posti all’indietro nella classifica - commenta Federica Maggiani Presidente Cna La Spezia – Ma a livello di classifica nazionale passa dal 60esimo posto al 64esimo. Questo perché altri Comuni di riferimento sono stati più virtuosi. La tassazione italiana viene considerata uguale per tutte le imprese da nord e sud, ma purtroppo la realtà è tutt’altra e su questo sicuramente molto possono le Amministrazioni e i Governi decentrati, ovviamente accompagnati e sostenuti da normative generali adeguate e non passibili di interpretazioni".

Per spiegare meglio quanto il peso della tassazione incida concretamente sulle imprese, quest'anno Cna, in occasione del Cna Day che si svolge oggi anche alla Spezia in piazza del Bastione, ha portato un esempio concreto legato alla TARI e alla gestione dei rifiuti speciali.

"Dal 2016 la normativa prevede che le attività in cui si producono rifiuti speciali non devono essere sottoposte alla Tari, perché già pagano aziende specializzate che ritirano i rifiuti, attraverso quindi una sorta di tassazione indiretta - hanno spiegato l'avvocato giuslavorista Andrea Frau e l'avvocato civilista Lorena Cucurnia - Si pensava perciò che si potesse avere un'unicità di comportamenti da parte di tutti i Comuni, ma così non è stato. Il regolamento TARI del Comune della Spezia è stato aggiornato nel 2018 e prevede l'esclusione della tassazione per i rifiuti speciali, con l'elenco di una serie di attività come l'allevamento di animali, produzione di sfalci e strutture sanitarie".

"Quando però arriviamo all'analisi delle vere attività produttive non c'è più un'indicazione specifica, cioè non si parla più dell'esonero totale previsto dalla giurisprudenza - hanno sottolineato - Viene invece indicato un criterio molto generico: la superficie imponibile viene calcolata forfettariamente con una percentuale di abbattimento non superiore al 30%. Se ad esempio ho 1000 metri di capannone adibiti a produzione, il nostro regolamento prevede che devo pagare la TARI su almeno 700 metri. Secondo noi questo criterio non soddisfa le esigenze individuate dalla giurisprudenza, e di fatto attribuisce una doppia imposizione per la produzione di rifiuti speciali".

Il direttore di Cna La Spezia Angelo Matellini ha sottolineato l'importanza del Cna day, organizzato anche in centro città: "Una prima edizione del Cna day che parte molto bene nonostante il meteo. Questa mattina abbiamo aperto la giornata incontrando gli studenti: sono ragazzi che seguono indirizzi scolastici nel settore, quindi sanno di cosa si parla. Noi però vogliamo spiegare loro anche tutto l'apparato burocratico che sta dietro il settore. Questa prima edizione, che parte dalla Liguria, speriamo possa essere un esempio anche per tutte le altre regioni".

Le proposte della CNA

Molto rimane ancora da fare per arrivare a un fisco più equo e sostenibile per le piccole imprese. Secondo la CNA occorre, quindi, agire senza indugio prima di tutto per semplificare il sistema, ancora molto complesso.

Sette sono le principali linee di azione

- Ridurre la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, partendo dai redditi medio-bassi, utilizzando le risorse provenienti dalla “spending review” e dalla lotta all’evasione.

- Rivedere la tassazione Irpef delle imprese personali e degli autonomi.

- Rendere l’Imu pagata sugli immobili strumentali delle imprese completamente deducibile dal reddito d’impresa a partire già dall’anno d’imposta 2019.

- Definire il concetto di insussistenza di autonoma organizzazione ai fini del non assoggettamento all’Irap e aumentare la franchigia Irap ad almeno 30mila euro.

- Rivedere i criteri per l’attribuzione dei valori catastali degli immobili, al fine di allinearli ai valori di mercato ad invarianza di gettito.

- Agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni d’azienda, al pari di quanto previsto in caso di conferimenti.

- Evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica BtoB, eliminando nel più breve tempo possibile tutti i regimi Iva del “reverse charge” attualmente previsti, lo “split payment” nonché la ritenuta dell’8 per cento applicata sui bonifici relativi a spese per cui sono riconosciute le detrazioni fiscali.

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