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Sciopero dei benzinai, adesione stimata oltre il 74% In evidenza

I gestori al governo, alle compagnie e ai retisti: "Contro l'illegalità servono regole e coerenza, non proclami".

 

Da mercoledì mattina alle 6 sino a questa mattina alla stessa ora, i gestori degli impianti di rifornimento carburanti, sia della rete autostradale che ordinara, sono rimasti chiusi per lo sciopero nazionale proclamato da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio.

Dai primi dati che affluiscono dalle struture sindacali territoriali, il grado di adesione nazionale si attesta oltre il 74 per cento a testimonianza della partecipazione e del livello di preoccupazione della categoria. Elementi accolti con soddisfazione dalle Federazioni sindacali, tanto più in presenza del continuo moltiplicarsi di impianti presidiati da lavoratori senza contratto o con contratti precari e illegali, se non gestiti direttamente dalla criminalità organizzata. Uno stato di fatto che dovrebbe preoccupare non solo i gestori e le loro organizzazioni, quanto soprattutto le altre componenti del settore - dalle compagnie petrolifere, ai retisti indipendenti - e il Governo stesso che, al contrario, continua a mostrarsi indifferente agli allarmi ripetutamente lanciati.

Proclamare - ma chi potrebbe dichiararsi contrario? - la propria adesione alla lotta all'illegalità dilagante (6 miliardi di litri/anno "clandestini", secondo una stima prudente, vale a dire poco meno di 5 miliardi di euro sottratti all'Erario, tra accise e Iva) nel settore della distribuzione carburanti, non può in nessun modo essere sufficiente senza un seguito coerente di azioni, iniziative e provvedimenti realmente efficaci.

L'articolata piattaforma di rivendicazioni e proposte della categoria è stata presentata dai presidenti di Faib, Fegica e Figisc ad una nutrita rappresentanza di gestori provenienti da tutta Italia, che ha partecipato prima al presidio tenuto di fronte la Camera dei deputati e subito dopo all'assemblea del Capranichetta. Assemblea a cui hanno inteso portare il loro contributo diversi rappresentanti della politica: Maria Cecilia Guerra, LEU, Sottosegretario al Ministero Economia e Finanze; Pier Luigi Bersani, LEU, X commissione attività produttive della Camera; Luca Sut e Lucia Scanu Movimento 5 Stelle X commissione della Camera, Umberto Buratti, PD, Commissione VIII ambiente della Camera; Claudio Mancini, PD, Commissione VI finanze della Camera; Jacopo Morrone, LEGA, Commissione II giustizia della Camera; Martina Nardi, PD, capogruppo in commissione X attività produttive della Camera; Elena Raffaelli, LEGA Commissione VIII ambiente della Camera; Luca Squeri responsabile energia di Forza Italia e membro della X Commissione attività produttive Camera.

 

Faib Confesercenti - Fegica Cisl - Figisc/Anisa Confcommercio

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