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Fin da quando esiste l'uomo, questi ha tentato di trasformare l'ambiente intorno a sé per creare uno spazio proprio, che non dovesse essere condiviso con altri individui.

Come far sì però che questo spazio non fosse invaso da terzi? La risposta è molto semplice, almeno al giorno d'oggi, ovvero tramite l'uso di serrature che potessero essere aperte solo con una chiave corrispondente.
Una delle più antiche tipologie di serratura risale al 700 a.C., realizzata, così come la chiave, in legno massello. Questa serratura proviene dall'antica Assiria, dalla zona attualmente conosciuta come Iraq e prevede alcuni pioli che fungono da blocco e che possono essere sollevati solo inserendo parte della lunga chiave nella fessura obliqua. Se vi state chiedendo quanto fosse lunga la chiave, pensate che doveva addirittura essere portata a spalla. Una serratura primitiva, ma sicuramente efficace se consideriamo l'anno in cui veniva utilizzata.

Nel tempo sono comparse ulteriori serrature, in altre parti del mondo. Non poteva esimersi la Grecia dal creare una propria variante in ferro, risalente al primo secolo a.C. Circa. Tale serratura presentava un catenaccio con fori e perni, tutti geometricamente differenti. Per aprirla era necessario utilizzare una chiave piegata a guisa di pettine che, una volta inserita nella serratura, sollevava i perni e li faceva combaciare con i fori, permettendo così l'apertura.

Sempre restando nel periodo greco-romano, questi ultimi avevano ideato un singolare sistema per aprire porte e scrigni. Se consideriamo che nell'epoca antica i romani utilizzavano toghe, prive di tasche in cui contenere oggetti, portare con sé una chiave poteva essere un bel problema.
Nacque così la chiave ad anello, portata al dito da aristocratici che avevano possedimenti da nascondere e tenere al sicuro. Tale anello era inoltre sfruttato anche come sigillo personale, quando per esempio si inviavano lettere e bisognava chiuderle con della cera.
Le serrature utilizzate erano di diverse tipologie, si trovava quella che prevedeva la rotazione all'interno della toppa, che attivava una molla che apriva lo scrigno oppure quella a doppia spinta, con dei fori in cui la chiave si inseriva e tramite la quale si poteva poi trascinare il chiavistello a destra o sinistra.

Idea di serratura moderna

Nel tempo la concezione di chiave e serratura rimase pressoché invariata ma si solidificò sempre più il concetto di chiusura. Non erano più solo porte e scrigni a essere sigillati ma nel Medioevo si iniziarono a chiudere anche cancelli, scrittoi, piccoli mobili e persino le casseforti.

Le chiavi iniziarono ad assumere forme sempre differenti e anche le serrature si adeguarono con intarsi esterni e ingranaggi sempre più complessi all'interno, per ridurre al minimo la possibilità di apertura da parte di terzi privi di chiave. Per ottenere però dei dispositivi veramente sicuri bisogna attendere il 1778, quando Robert Barron, mastro di chiavi inglese, realizzò la prima serratura a doppio bloccaggio da cui derivano le moderne serrature di sicurezza.

Qualche anno dopo, nel 1784, a opera di Joseph Bramah, anch'egli inglese, venne perfezionato il lucchetto che presentava 18 perni di ferro e una molla centrale. Un brevetto che resistette per ben 67 anni prima di essere scassinato da Alfred Charles Hobbs nel 1851, dopo ben 51 ore di lavoro suddivise in 16 giorni.

Nel tempo, però, ci fu anche un terzo inventore geniale, Jeremiah Chubb che nel 1818 creò una serratura partendo dai brevetti di Barron e Bramah. La sua serratura prevedeva solo ed esclusivamente l'uso della chiave originale. Qualora fosse inserito qualsiasi altro attrezzo di scasso o chiavi differenti, la serratura si sarebbe bloccata fino a quando non sarebbe stato eseguito un reset della serratura utilizzando una seconda chiave. Gli scassinatori furono così sconfitti per la prima volta.

Serratura odierna

L'inventore della chiave moderna, quella piccola che portate sempre con voi in tasca, è Linus Yale Jr. (spesso su alcune chiavi è possibile leggere proprio il nome dell'inventore). Il brevetto risale al 1865 e poiché ora il sistema di apertura era inserito all'interno della serratura stessa, anche le chiavi si trasformarono divenendo tascabili.

Queste presentano denti con altezza variabile che, inseriti nel cilindro della serratura, muovono i vari perni dotati di molle posizionandoli alla giusta altezza per far ruotare la chiave e permettere così l'apertura.

Se la storia di questi affascinanti dispositivi vi ha appassionato e volete acquistare diversi tipi di serrature in vendita sul mercato per far sì che la vostra abitazione sia sempre al sicuro, potete dare un'occhiata alle nostre recensioni dove analizziamo prodotti di ogni tipo, da quelli meccanici a quelli elettronici.

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