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"La rete per il lavoro", primo evento online del progetto spezzino che parla al mondo della scuola

Obiettivo: migliorare l'incontro tra domanda e offerta, orientando i percorsi occupazionali degli studenti spezzini verso le professioni Blu e Verdi.

Si è tenuto ieri pomeriggio, mercoledì 28 aprile, il primo evento del progetto "La Rete per il Lavoro" di cui il Comune della Spezia è soggetto attuatore per conto di Regione Liguria, al fine di sperimentare nuove modalità di matching tra offerta e domanda di lavoro, all'interno del progetto strategico "MA.R.E. - Marché transfrontalier du travail et Reseau des services pour l'Emploi", finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020.

L'evento, un seminario online che si è svolto sulla piattaforma Cisco Webex, ha coinvolto i docenti degli istituti secondari provinciali invitati a prendere parte a questo webinar dal titolo "La Rete per il Lavoro - Economia locale e fabbisogno professionale nel comparto navale, nautico e della logistica portuale". Durante l'incontro, moderato dall'avvocato Rosanna Ghirri – Coordinatrice del raggruppamento Funzionale sviluppo strategico e Direttore del Dipartimento del Comune della Spezia – dopo i saluti istituzionali del sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e di Roberto Peccenini, Direttore Ufficio Scolastico regionale ambito territoriale della Spezia, l'assessore al Lavoro, Sviluppo Economico e Politiche comunitarie del Comune della Spezia, Genziana Giacomelli ha presentato il progetto della "Rete per il Lavoro" mettendo in luce il ruolo fondamentale della scuola.

«Un evento importante soprattutto perché dobbiamo prepararci al post pandemia - dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - Ci dobbiamo preparare al meglio al nuovo mercato che ci sarà, formare le persone per trovare lavoro e per non disperdere professionalità coinvolgendo da subito anche le scuole. Troppo spesso i ragazzi non sono orientati bene e perdiamo così talenti che non possiamo permetterci di perdere. Il lavoro che stiamo proponendo è condiviso e di rete fra istituzioni, le parti sociali, il mondo della scuola, le imprese, ed è finalizzato a traguardare il futuro. Abbiamo una guida importante, quella del Forum Ambrosetti, che ci permette di capire dove la nostra Città e tutto il nostro territorio può andare per dare risposte a più persone possibile e ai ragazzi per il loro progetto di vita».

«Il seminario tematico di oggi, il primo nell'ambito del progetto – ha dichiarato l'assessore Giacomelli - ha lo scopo di informare il sistema scolastico circa le professioni maggiormente richieste dal mercato del lavoro del nostro territorio. Anche se al Comune non compete il ruolo specifico delle politiche attive, ruolo proprio di Regione e dei Centri per l'Impiego, ci siamo resi conto che esiste un forte gap tra la percezione che le persone hanno rispetto al mercato del lavoro e le effettive esigenze occupazionali".

"La forbice tra domanda e offerta è infatti molto ampia. Oggi incontriamo la scuola – continua l'assessore – perché i docenti sono i più vicini ai nostri ragazzi e possono sicuramente aiutarli a leggere meglio il mercato del lavoro. Rafforzare l'orientamento è uno degli obiettivi primari che ci siamo dati con questo progetto, consapevoli che non si raggiungerà in tempi brevi, ma attraverso il potenziamento della Rete e dello Sportello Infolavoro, avremo più strumenti per conoscere le reali esigenze e le linee di sviluppo dell'economia locale. Il budget di progetto a disposizione per la città della Spezia è di 350 mila euro, una parte importante del quale sarà dedicato alla comunicazione, intesa come costruzione di strumenti che ci permettano di ottenere tre risultati: informazione, formazione e diffusione».

Il seminario ha poi visto l'intervento di Pier Luigi Viola, Vice Direttore della DG Lavoro e Turismo di Regione Liguria, che ha affrontato il ruolo dei Centri per l'Impiego, ad oggi sempre più in stretta connessione con il Comune della Spezia. «L'integrazione transfrontaliera dei servizi per l'impiego richiede un'analisi puntuale nei 5 territori coinvolti dal progetto strategico MA.R.E. che punta a rafforzare il mercato del lavoro transfrontaliero mediante il potenziamento dell'incrocio domanda/offerta e attraverso le azioni pilota dei territori coinvolti come quella del Comune della Spezia».

A seguire, Lorenzo Tavazzi di The European House Ambrosetti, ha presentato uno studio utile a inquadrare la situazione del territorio spezzino. «Abbiamo analizzato il territorio della Spezia negli ultimi 10 anni e ne è uscito un quadro generale che mostra asset importanti. In ambito regionale La Spezia risulta il primo capoluogo per crescita demografica, il primo per crescita del fatturato e inoltre l'occupazione femminile registra un tasso maggiore rispetto al dato medio ligure e nazionale. La città è inoltre al secondo posto in Liguria per ricchezza della popolazione ed è il 1° territorio ligure per arrivi turistici e per performance ambientali".

"Il punto di forza è l'Economia del Mare, La Spezia è infatti la 1^ provincia in Italia per incidenza imprese, la seconda per occupati e la quinta per Valore Aggiunto nell'ambito dell'Economia del Mare tanto che i macchinari e la cantieristica navale contribuiscono quasi alla metà dell'export provinciale: 768 milioni di Euro, il 46% del totale. Il polo universitario spezzino – conclude Tavazzi – ha inoltre registrato negli ultimi anni una costante crescita degli iscritti e la formazione in ambito nautico è un elemento distintivo dell'offerta del territorio. Qualche nota dolente però c'è e riguarda l'immagine complessiva del territorio da potenziare e qualificare, il sottoutilizzo di aree ad alto potenziale e l'innovazione imprenditoriale».

Raffaella Bruzzone della Camera di Commercio di Genova, partner del progetto, ha invece approfondito il tema delle professioni delle filiere blu e verdi. «Si tratta di ambiti di particolare rilievo per il nostro sistema regionale, oltre che nazionale. Per quanto riguarda il settore della Blue Economy, come pesca, cantieristica e strutture ricettive, la Liguria è la prima regione in termini di rappresentatività, più di Toscana e Sardegna e la città della Spezia ha un peso di tutto rispetto".

"Ma il problema ad oggi è la mancanza di candidati adeguati. I profili professionali più difficili da reperire sono disegnatori industriali, assemblatori in serie di parti meccaniche, saldatori, tecnici della produzione manifatturiera. Stesso problema di competenza – prosegue Bruzzone – anche per quanto riguarda la Green Economy, le cui le filiere richiedono particolari e-skill. La sostenibilità ambientale è uno dei pilastri su cui si fonda lo sviluppo della piccola e media impresa a livello europeo, tanto che nei prossimi 5 anni chi entrerà nel mondo del lavoro per il 62% dovrà essere in possesso di competenze green. In Liguria c'è un'alta attenzione all'economia verde e la regione si colloca indicativamente a metà nella graduatoria nazionale».

Il seminario si è concluso con il contributo di Riccardo Bonanini (EIDOS – Società di Consulenza di Direzione) con un focus sui fabbisogni professionali nei comparti della cantieristica navale-nautica e della logistica portuale: «Sono quasi 6.000 gli occupati nel sistema cantieristico in città e le richieste nel settore aumentano sempre di più negli ambiti della cantieristica navale e nautica che – sottolinea Bonanini – non ha perso commesse nel periodo Covid, rivolgendosi a una clientela meno sensibile ai cicli economici». Un motivo in più per orientare i propri studi verso le professioni legate al mare nella città della Spezia.

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