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Lettera aperta di Franco Bravo (SUNIA) al sindaco della Spezia Massimo Federici

Caro Massimo,

il 5 ottobre, alla luce di quanto disposto dalla normativa contenuta nel decreto sviluppo e nel successivo decreto ministeriale, scadrà il termine per la presentazione delle proposte da inserire da parte del Ministero delle Infrastrutture nel piano nazionale per le città, dedicato alla riqualificazione di aree urbane con particolare riferimento a quelle degradate.

Ho letto sulla stampa nazionale che il Comune della Spezia si è autocandidato e di questo non si può che dare un giudizio positivo.

Ma all'auto candidatura deve seguire la proposta corredata della delibera della giunta comunale di approvazione della proposta di Contratto di valorizzazione urbana (CVU) contenente, tra l'altro, la dichiarazione di disponibilità delle aree o immobili interessati dagli interventi e i progetti relativi agli interventi considerati più prossimi alla cantierabilità, oltre ad relazione sintetica a firma del responsabile del procedimento, di massimo 10 pagine, completa di una stima dei costi con indicazione delle fonti finanziarie a copertura degli stessi.

Il piano per le città risulta ad oggi finanziato con 224 milioni di euro, giacenti presso la Cassa Depositi e Prestiti, ma nel complesso le risorse attivabili attraverso l'utilizzo di altri canali di finanziamento dovrebbero aggirarsi sui tutto il territorio nazionale 2 miliardi di euro: si tratta, dunque, di un'opportunità davvero fondamentale per il recupero urbano che anche il nostro territorio deve poter cogliere.

Ma come ben vedi i tempi inziano a stringere.

Alla luce di quanto sopra ti chiedo un incontro al fine di approfondire se e quali iniziative abbia assunto o intenda assumere il Comune della Spezia per la presentazione di una propria proposta da inserire nel piano nazionale per le città prima dell'eventuale assunzione della delibera della Giunta Comunale di approvazione della proposta di Contratto di Valorizzazione Urbana .

Come sai la nostra è una città ad alta tensione abitativa ,in cui gli sfratti per morosità rappresentano il 90% del totale degli sfratti e 1848 famiglie sono in attesa dell'assegnazione di una casa popolare a canone sociale o comunque ad un canone moderato che non incida oltre il 20-30% sul reddito e l'opportunità offerta dal Piano Città, alla stregua di quella relativa al Contratto di Quartiere delle Pianazze,del Contratto di Quartiere Umbertino ed il Piano di Recupero Urbano del Favaro ,non dobbiamo farcela sfuggire.

Noi siamo pronti a fare la nostra parte consci che una città come la nostra, che dispone di aree e di finanziatori come la Fondazione Carispezia,che dopo anni che il Sunia lo sollecitava,ha dichiarato la propria disponibilità ad investire nel social Housing, possa attraverso questo strumento dare una duplice risposta: occupazionale nel settore edilizio e abitativo a molte famiglie.

In attesa di un tuo cortese cenno di riscontro ti invio cari saluti.

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Sunia

Via Bologna, 82
19125 La Spezia SP

www.sunialaspezia.it/

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