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“Alla Spezia il lavoro è un’emergenza sociale, ecco i nostri progetti” In evidenza

di Gabriele Cocchi – L’assessore Giacomelli traccia un primo bilancio del laboratorio dello sviluppo economico. Tanti i progetti nel cassetto del Comune.

“In questi mesi mi sono accorta che alla Spezia, in termini di occupazione, abbiamo un’emergenza sociale”. A dirlo è l’assessore al lavoro Genziana Giacomelli, che ieri sera, nella commissione economia e occupazione, ha tracciato un primo bilancio del laboratorio dello sviluppo economico, l’iniziativa lanciata dall’amministrazione comunale e partita a ottobre.

 

Fare rete per accompagnare il disoccupato nella ricerca di un posto di lavoro, questo è l’obiettivo del laboratorio, che ha riunito tutti i soggetti, sia pubblici che privati, attivi nel settore sul territorio.

La cosiddetta “rete per il lavoro”, ad esempio, è costituita da 34 aderenti, che hanno l’obbligo di fornire al Comune tutte le informazioni sulle attività e le opportunità legate al mondo del lavoro alla Spezia. Così, nel concreto, quello che fa l’amministrazione è “mettere ordine” nell’intricato labirinto in cui viene a trovarsi il disoccupato, schiarendogli le idee e mettendolo a conoscenza di opportunità che, nella maggior parte dei casi, nemmeno conosce. “Mi sono resa conto che molte persone con cui ho avuto dei colloqui non avevano gli strumenti di comprensione del territorio”, racconta Giacomelli.

Il primo frutto del laboratorio è stata l’apertura, qualche settimana fa, dello sportello InfoLavoro, al piano terra del palazzo comunale in piazza Europa. Dopo più o meno un mese di attività il bilancio provvisorio è di circa 160 richieste di appuntamento. Lo sportello – sia chiaro – non trova tout court un lavoro al disoccupato, ma lo aiuta a orientarsi nel groviglio di offerte che già esistono sul territorio, come ad esempio i corsi di formazione.

“Alle persone che vengono allo sportello diamo una cartina geografica della città in cui sono indicati i vari punti legati al mondo del lavoro, e le loro offerte. La persona può anche essere indirizzata ai servizi sociali, se ha bisogno di un aiuto economico”, aggiunge Giacomelli.

Dal confronto con aziende, enti e associazioni di categoria all’interno del laboratorio dello sviluppo economico sono emersi numerosi ambiti di priorità: il turismo, l’industria nautica, l’agricoltura, il sociale, la formazione e il lavoro, la creazione d’impresa e l’innovazione.

Nel settore dell’agricoltura, ad esempio, l’obiettivo del Comune è di sfruttare diverse aree agricole diffuse a macchia di leopardo in città e spesso abbandonate, inutilizzate e in mano a privati. Il progetto, chiamato non a caso “Terre incolte”, è quello di stilare un regolamento rurale che preveda di poter utilizzare questi terreni di privati mettendoli a disposizione dell’agricoltura, in modo da creare un volano per il settore.

Anche nell’ambito della nautica non sono mancate le richieste da parte degli addetti ai lavori: la realizzazione di porticcioli a secco, di un’area per l’alaggio e il varo pubblico delle imbarcazioni nel Ponente cittadino, la creazione di nuovi posti barca alla foce del Lagora, la realizzazione sul territorio comunale di un hotel di alta fascia e di strutture ricettive per gli equipaggi e la predisposizione di una piazzola per l’atterraggio e il decollo di elicotteri civili. Senza dimenticare l’annosa questione delle aree militari inutilizzate, che potrebbero tornare a disposizione della città. “Aspettiamo l’insediamento del nuovo governo per poter andare a fare qualche trattativa”, precisa su questo punto Giacomelli.

Nei progetti del Comune trovano spazio anche iniziative per rilanciare l’immagine della Spezia nel settore della nautica, nonostante la vicinanza di una fiera importante come il Salone nautico di Genova: una serie di eventi promozionali e divulgativi del sistema nautico locale, come ad esempio un potenziamento delle manifestazioni “SeaFuture” e “BarcheMercato”, oppure l’organizzazione di regate per barche a vela d’altura.

“San Lorenzo, inoltre, ha in mente di costruire una academy della nautica, una sorta di polo di formazione. Avrebbe interesse a formare le persone sulle competenze che sono più in linea con le sue attività”, spiega Giacomelli.

Le proposte e i progetti ci sono, fondamentale è la collaborazione con le aziende spezzine. Da qui l’appello della presidente della commissione Maria Grazia Frijia: “Sollecitiamo chi fa impresa sul territorio a farsi avanti e collaborare con il comune capoluogo”.

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