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DMO "Golfo e Terre dei Poeti": le considerazioni del consorzio Welcome to La Spezia In evidenza

"Servono una cabina di regia, una strategia chiara e pacchetti turistici veramente appetibili",

 

Questa mattina presso la sala meeting del Grand Hotel di Porto Venere si è svolto un incontro con gli operatori turistici locali per la presentazione dell'ormai prossima costituzione della DMO denominata "Golfo e Terre dei Poeti", un progetto di promozione turistica che vede la sinergia dei comuni di Porto Venere, La Spezia. Lerici (probabilmente) , Ameglia, Ricco del Golfo ed Aulla (prossima ad entrare).

A fare gli onori di casa è stato il Sindaco di Porto Venere Matteo Cozzani, che ha sottolineato quanto sia importante creare un soggetto vasto per competere nei principali mercati mondiali.

Subito dopo ha preso la parola l'Assessore al Turismo del Comune della Spezia. Dr. Paolo Asti, che scendendo più nello specifico ha spiegato come, per questioni di carattere formale-burocratico, legate alla Legge Madia, la DMO sarà portata avanti come Fondazione e prevede di ricavare buona parte del proprio sostentamento dagli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno.

L'incontro è proseguito con l'illustrazione dell'intero progetto da parte di José Ejarque Bernet fondatore di FTourism Management società che si è aggiudicata il bando per l'assegnazione del progetto DMO.
Con l'ausilio di diverse slide, il Dr. Ejarque ha elencato l'intera fase realizzativa di un percorso difficile e stimolante che prevede la promozione e la costituzione di un brand identity riconoscibile e spendibile in ambito fieristico nazionale ed internazionale.

Il concetto di partenza dovrà essere quindi quello di unire l'ambito litoraneo con l'entroterra, sfruttando le particolarità che il territorio è capace di offrire, sensibilizzando, cioè, la creazione di proposte e prodotti turistici tali da rendere la destinazione Golfo e Terre dei Poeti un prodotto competitivo ed attrattivo.
Certamente la mancanza sul territorio, sino ad oggi, di una vera cabina di regia e l'assenza di aziende leader del settore turistico, hanno rappresentato una sorta di freno a mano tirato, oltre ovviamente, ad una percezione da parte dei turisti e buyers internazionali di una difficoltà logistica nel raggiungimento della destinazione stessa.

Quello della DMO si tratta certamente di un progetto ambizioso che però, a nostro avviso, ha la necessità, nel concreto, di individuare, prima ancora della promozione commerciale del brand del territorio, una strategia chiara riguardo agli obbiettivi che si intende perseguire ovvero creare e soprattutto strutturare prodotti turistici veramente appetibili.
Se da una parte è infatti corretto pensare ad una promozione su larga scala e con un brand forte, è altrettanto vero che occorre avere una visione su quali aspetti culturali, sportivi o altro si intenda valorizzare la destinazione stessa.
Bisogna pertanto avere una visione di quali possano essere i prodotti turistici sui quali puntare, che realmente possano interessare ed attrarre i visitatori che provengono da tutte le parti del mondo.

In tal senso il nostro consorzio ha sempre creduto sull'incremento e lo sviluppo di un "circuito" legato alle attività di sport outdoor.
Il nostro territorio dispone di una serie ampia di sentieri per il trekking, percorsi per mountain bike o per arrampicata libera che attendono esclusivamente di essere messi in rete ed inseriti all'interno di un circuito. Intorno ad esso bisognerà realizzare i necessari servizi che rendano l'esperienza sportiva facilmente raggiungibile, facilmente individuabile e non meno importante fruibile sia agli appassionati che ai i meno esperti.
Il turismo legato alla bicicletta è, nei fatti, in forte ascesa in Italia, e la filosofia "slow" su cui si basa è vincente.
La bicicletta sta conquistando sempre più spazio sia per quanto riguarda gli utenti interessati ad escursioni e vacanze di medio lungo raggio legate a questa attività, sia anche in relazione al piano urbano. Per farsi un'idea più precisa basti pensare ai recenti interventi del Governo con cui sono stati messi a disposizione dei Comuni finanziamenti sulle infrastrutture a favore delle due ruote, i cosiddetti Piani Urbani di Mobilità Sostenibile.

Molte regioni in Italia sono già avanti in questo senso, riuscendo, con ottimi risultati per l'intero tessuto economico locale, ad attrarre appassionati del genere.
Il merito dei risultati raggiunti in diverse località della penisola non è esclusivamente della conformazione dei singoli territori ma anche, e soprattutto, delle infrastrutture e dei servizi realizzati per chi ha deciso di orientarsi verso questo tipo di turismo.
Pertanto riteniamo che ci sia bisogno di ammodernare con investimenti corposi l'intera rete sentieristica oltre a realizzare e costituire un vero e proprio sistema efficace di comunicazione e accessibilità che comprenda: info point, segnaletica, più posti auto a disposizione e più servizi dedicati, oltre a piste ciclabili collegate fra loro.
Infine, ma non secondario, incentivare le strutture ricettive ad attrezzarsi al meglio per accontentare le esigenze di questa tipologia di turista/sportivo che auspichiamo possa trovare finalmente slancio nella nostra provincia.

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