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Il 20% dei cibi stranieri sono fuori legge: "Diffidate dei prezzi troppo bassi" In evidenza

I dati sono stati presentati questa mattina da Coldiretti La Spezia, durante un convengo alla Casa della Salute di Sarzana.

Legalità alimentare, controlli e standard qualitativi: il 20% dei cibi stranieri che arrivano in Italia sono stati dichiarati "fuori legge" perché non rispettano le stesse garanzie vigenti a livello nazionale in materia di lavoro, ambiente e salute.

È quanto è emerso dall'analisi presentata da Coldiretti La Spezia, su rilevazioni confederali, in occasione del convegno istituzionale "Occhio a cosa mangi! sofisticazione agroalimentare, salute, nutrizione", che si è tenuto questa mattina presso Casa della Salute di Sarzana, dove è stato affrontato il tema dei rischi che le sofisticazioni agroalimentari comportano per la salute del consumatore, e la sicurezza che invece possiede il prodotto derivato da una filiera produttiva tracciabile, qualitativamente elevata, e radicata nel tessuto produttivo ed economico locale.

"Ad oggi ancora molti sono i prodotti alimentari, provenienti in Italia dall'estero, ad essere sotto accusa per sfruttamento dei lavoratori, pericoli per la salute e utilizzo di sostanze chimiche dannose all'ambiente", affermano il presidente di Coldiretti La Spezia Sara Baccelli e il direttore provinciale Francesco Goffredo.

"Si va dal riso del Vietnam agli agrumi della Turchia, dalle banane dell'Ecuador contenenti pesticidi vietati in Italia fino al pesce ed ai molluschi dal Vietnam contaminati da metalli pesanti. L'elenco potrebbe purtroppo continuare, con le importazioni smisurate di prodotti dove aumenta il rischio di frodi e sofisticazioni che colpiscono sia i produttori agricoli che i consumatori. Per non cadere nelle trappole del mercato è opportuno scegliere sempre prodotti made in Italy, diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare, quando presenti, prodotti a denominazione di origine Dop/Doc. Affidarsi alla filiera corta e acquistare, quando possibile, direttamente dai produttori è un modo per avere una garanzia maggiore di sicurezza alimentare, grazie alla tracciabilità del prodotto e ai livelli qualitativi che deve rispettare in Italia".

All'evento organizzato dall'assessorato alla sanità del Comune di Sarzana hanno partecipato, oltre al Presidente di Coldiretti La Spezia, Sara Baccelli, il Dott. Claudio Natale del Dipartimento Prevenzione Asl5, la Dott.ssa Roberta Baldi, responsabile servizio epidemiologia Asl5, l'onorevole Lorenzo Viviani, della commissione agricoltura e pesca della Camera dei Deputati.

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