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Scontri Spezia-Livorno, 23 ultras denunciati. Il questore: “Vigliacchi” In evidenza

di Gabriele Cocchi – A febbraio avevano aggredito steward e poliziotti. Per loro anche l’accusa di discriminazione razziale verso un operatore di colore.

A quasi cinque mesi di distanza, sono stati identificati e denunciati 23 tifosi del Livorno che il 27 febbraio, durante la partita con lo Spezia allo stadio “Picco”, avevano aggredito prima gli steward di servizio nella curva ospiti, poi i poliziotti intervenuti per fermare l’aggressione.

Cinque mesi in cui la Polizia ha analizzato i filmati girati dalla Scientifica e dalle telecamere dello stadio, incrociando i profili degli ultras con quelli già noti alle forze dell’ordine, in collaborazione con le questure di Livorno e di altre città.

Stamattina il bilancio dell’operazione con il questore Francesco Di Ruberto, il dirigente della Digos Gianluca Cariola e il Capo di Gabinetto Francesco Bertoneri. “Quel giorno i tifosi livornesi – ha ricostruito Di Ruberto – hanno adottato un sistema particolare per sfuggire ai controlli: arrivare giusto in tempo utile per l’inizio della partita. Si paventava l’arrivo alla Spezia di circa 200 tifosi senza biglietto, nella realtà ne sono arrivati soltanto una ventina, che però sono stati costretti ad acquistarlo”.

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Gli ultras avevano cercato di sfondare il controllo degli steward all’ingresso, senza riuscirci. “Vigliacchi”, li ha definiti a più riprese il questore, che ha invece elogiato il “comportamento professionale” degli addetti alla sicurezza.

A quel punto, quando gli ultras erano già all’interno della curva ospiti, il fattaccio: alcuni di loro, complice il numero identificativo sulle pettorine, hanno riconosciuto gli steward che li avevano sottoposti ai controlli di rito e li hanno aggrediti senza pensarci due volte, costringendoli ad arretrare e a rifugiarsi in campo.

In quel momento il reparto mobile della Polizia è entrato in curva e ha caricato gli ultras, che a loro volta hanno aggredito i poliziotti con cinghie e aste di bandiere, molti a volto coperto per non farsi riconoscere dalle telecamere.

“Hanno considerato l’ingresso della polizia come un affronto e hanno cercato di impedirlo – ha spiegato stamattina Di Ruberto – ma sono stati respinti con cariche di alleggerimento”.

Bilancio della giornata: 4 feriti tra i poliziotti e 4 tra gli steward. Senza contare i danni allo stadio, con un tornello e un cancello sfondati (sono parte lesa, quindi, anche il Comune e lo Spezia Calcio).

In questi giorni sono arrivate le denunce per 23 ultras livornesi, alcuni già sottoposti a Daspo in passato (il più anziano è del ’61, il più giovane del ’99): le accuse nell’insieme sono di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, lancio o utilizzo di oggetti contundenti, violenza o minaccia nei confronti degli addetti ai controlli, lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato, travisamento e istigazione a commettere delitti.

In più l’autorità giudiziaria imputa ai tifosi anche un altro reato, quello di discriminazione razziale, per aver insultato uno steward di colore di servizio in curva, che in seguito ha sporto denuncia.

“Con le attuali norme – tira le somme Cariola – è abbastanza inusitato che la Polizia di Stato faccia ingresso nella curva. È la dimostrazione che in quel momento era in atto una brutale aggressione nei confronti degli addetti alla sicurezza”.

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