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Biodigestore, De Paoli: "Un coro di NO dal territorio" In evidenza

I Comuni direttamente coinvolti ed il Parco di Montemarcello sono stati auditi in Regione.

 

"Oggi in IV Commissione Territorio e Ambiente presieduta da me - afferma il consigliere Giovanni De Paoli  - si è approfondita la tematica relativa alla realizzazione di un biodigestore in provincia della Spezia. Sull’argomento si è aperto un lungo confronto tra amministrazioni coinvolte e Regione Liguria sul progetto presentato da ReCos spa, partecipata di Iren, che colloca il nuovo impianto di biodigestione anaerobica per il recupero e il trattamento dei rifiuti organici in località Saliceti nel comune di Vezzano Ligure dove già sorge un impianto di trattamento del residuo secco. Il piano rifiuti della Provincia, recepito dal Piano di Ambito regionale aveva invece individuato in località Boscalino nel comune di Arcola, il sito più idoneo per accogliere l’impianto industriale".

"I rappresentanti delle Amministrazioni dei Comuni di Vezzano Ligure, Santo Stefano di Magra, Arcola e il Presidente del Parco di Montemarcello Magra-Vara - prosegue De Paoli - si sono espressi in modo fermamente contrario alla realizzazione dell’impianto in quel sito, evidenziando i potenziali rischi per l’ambiente e per la salute pubblica, in considerazione del fatto che, a poca distanza dal luogo ove è prevista la realizzazione dell’impianto, sono presenti falde acquifere che forniscono di acqua potabile mezza provincia sconfinando sino alla vicina Toscana. E’ stato ribadito che la particolare conformazione geologica del terreno permeabile in caso di sversamento di materiale inquinante dal biodigestore potrebbe in poche ore inquinare irrimediabilmente le falde acquifere".

"Un ulteriore dato emerso dalla discussione è il fatto che l’impianto previsto per un trattamento di rifiuti organici pari a 60.000 tonnellate annue sarebbe molto sovradimensionato rispetto al fabbisogno della provincia spezzina, quindi ciò fa supporre l’arrivo di materiale da altre province", sottolinea il consigliere.

Posizione contraria è stata anche sostenuta dal Comitato cittadino “No biodigestore”, mentre i rappresentanti di Acam, ReCos, Confindustria e Provincia della Spezia si sono espressi in modo favorevole evidenziando la bontà del progetto presentato.

E’ stata avviata dalla Regione l’inchiesta pubblica su richiesta della ReCos con la quale, per i prossimi 60 giorni, il pubblico interessato può presentare osservazioni, proposte alternative e indirizzi da valutare e acquisire nell’ambito del procedimento di valutazione di impatto ambientale.

Stante l’interesse e la delicatezza dell’argomento trattato oggi, la Commissione Ambiente ha deciso di proseguire con gli approfondimenti e con ulteriori audizioni.

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