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"Pontremolese: occasione da non perdere" In evidenza

Il Pd provinciale della Spezia ripropone la questione, ora che pare riaccendersi l'interesse del Governo su quest'opera. 

La “Pontremolese”, torna al centro dell’agenda politica del Governo, grazie all’impulso del vicesegretario del Partito Democratico, Andrea Orlando, e della neo-ministra alle infrastrutture, Paola Demicheli. Dopo anni di stallo, riparte dunque l’iniziativa del Governo nei confronti di un’opera fondamentale per il levante ligure, per La Spezia e il suo sistema portuale, retroportuale e logistico. Una nuova infrastruttura ferroviaria, in grado di determinare non solo importanti ricadute sul fronte economico e occupazionale, ma anche di segnare un decisivo salto di qualità nel bilancio ambientale.

Non a caso, intorno alla “Pontremolese” si è concentrata l’attenzione favorevole di associazioni come “Legambiente”, che vedono nella realizzazione della nuova infrastruttura ferroviaria un elemento essenziale per il riequilibrio modale, da gomma a ferro, in particolare per il trasporto merci. Ed è stata proprio “Legambiente” a organizzare su queste tematiche, qualche tempo fa, un interessante convegno.

Il Pd provinciale della Spezia deve fare con decisione la sua parte. Le questioni che si giocano in questa partita sono decisive per il nostro territorio, e al contempo assumono un rilievo strategico per lo sviluppo compatibile di una vasta area compresa tra il Levante ligure, l’Emilia occidentale, la Bassa Lombardia, e l’Alta Toscana. Il porto di La Spezia e le sue aree retroportuali costituiscono uno degli anelli fondamentali della catena di traffici tra l’Alto Mediterraneo, la Pianura Padana e l’Europa continentale: in particolare per quanto riguarda a connessione con il corridoio del Brennero.

Il tempo per muoversi, con energia, è ora. Occorre fare rete, da subito, tra amministratori locali, mondo del lavoro e dell’impresa, associazionismo ambientale, organizzandosi in un comitato permanente, secondo la proposta formulata qualche tempo fa da Andrea Orlando, che a partire dalla mossa del Governo, dia corpo a una pressione territoriale anche nei confronti della Regione. Una rete capace di estendersi anche fuori dai confini regionali e coinvolgere gli attori politici, economici e sociali dei territori limitrofi.

E occorre far comprendere, in particolare ai vertici della Regione Liguria, che la questione “Pontremolese” non riguarda solo il pur rilevante interesse del territorio spezzino; ma costituisce uno degli elementi essenziali di un disegno integrato che, insieme al potenziamento dei collegamenti ferroviari del Ponente e al completamento del Terzo Valico, guarda alla Liguria come uno snodo essenziale per un sistema di collegamenti ferroviari tra il Mediterraneo ed Europa, in grado di ricollocare l’intera Regione nel contesto di una dinamica avanzata di sviluppo sostenibile.

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