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Baldino: "Enel: ecco perchè Cenerini ha torto" In evidenza

"La palla è in mano a Toti"

Anno nuovo metodi vecchi. Il Consigliere Cenerini parlando di Enel ovvero di un tema spinoso come quello del produrre energia impattando il meno possibile con l’ambiente farebbe bene a rileggersi un po’ di storia. Non quella del ventennio, ma quella recente. Forse si porrebbe meglio quando declina le responsabilità a Pinco e Pallo.

A Cenerini per esempio potremmo ricordare che fu Berlusconi a depotenziare il conto energia per le rinnovabili e a firmare un accordo con Sarkozy per il ritorno al nucleare (Febbraio 2009) e fu sempre il governo Berlusconi a cambiare alcune regole sulle emissioni di CO2 tanto che greenpeace gli scrisse una
preoccupata lettera aperta (Ottobre 2008).

In quella lettera gli ecologisti “brutti e cattivi” che da sempre agitano le notti di chi governa, specie se di destra, si dicevano preoccupati per il fatto che alcuni Governi, tra cui quello italiano (leggi Forza Italia e Berlusconi), proponevano di dare più permessi di emissione di CO2 gratis ad alcuni settori industriali. L’efficienza energetica e le fonti rinnovabili – dicevano già allora gli ecologisti mentecatti – sono la migliore base per una strategia europea per la sicurezza energetica. In attesa dell’adozione finale della direttiva sulle fonti rinnovabili, veniva chiesto di sostenere l’obiettivo dell’Ue di un taglio del 20 per cento delle emissioni al 2020 rispetto al 1990, legalmente vincolante e quindi per innescare i risparmi energetici e i benefici ambientali ed economici in tutta Europa”. Questo è stato fatto. Ma dai governi del centrosinistra caro Cenerini.

Infine Cenerini insiste sulla famosa delibera di variante al puc quale strumento risolutivo per vincolare l’area.
Cenerini sa bene, e se non lo sa farebbe bene a farselo spiegare da chi è in grado di interagire con i neuroni del consigliere, che quella variante in realtà conta meno di nulla, in quanto si sta parlando di un area che in caso di autorizzazione concessa diventerebbe di interesse strategico e quindi sovraordinata rispetto alle direttive comunali.
Il fatto che anche le opposizioni l’abbiano votata, il che non è neppure vero, visto che il sottoscritto, la consigliera Nobili e il consigliere Liguori e anche altri tra i suoi hanno abbandonato l’aula al momento del voto, non significa nulla. Votare una cosa inutile certo non produce danno. O meglio non lo produce per le opposizioni mentre per la maggioranza si. E il danno è quello di prendere per i fondelli i cittadini.

Infine sarebbe bene spiegare al Consigliere Cenerini che un governo ha priorità diverse rispetto a una regione.
E’ della regione il compito di fare gli interessi del proprio territorio e della sua comunità e quindi eventualmente di motivare adeguatamente il perché continuare a produrre energia tramite fonti fossili qui alla Spezia sarebbe un danno per la nostra collettività.
Un governo invece, deve prima di tutto fare rispettare le regole e quindi verificare che il procedimento autorizzatorio passi attraverso la Via Ordinaria e non attraverso “pertugi semplificati inopportuni” dopodichè avere logiche più vaste e nazionali. Quindi potrebbe anche ritenere che utilizzare una centrale già esistente per trasformarla a metano abbassando comunque le emissioni inquinanti del 70 % oltre che garantirne il funzionamento esclusivamente in fase di copertura del fabbisogno della rete (1000 ore l’anno circa) sia una esigenza di interesse nazionale senza porsi il problema se la struttura se la debbano sciroppare gli spezzini invece che i viterbesi. Ecco perché la palla è in mano a Toti!

Massimo Baldino Caratozzolo
Consigliere Comunale

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