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Centrale Enel, Frascatore: "Il no al carbone entro il 2021 deve rimanere un punto fermo" In evidenza

Il Consigliere comunale di Cambiamo chiede a PD e M5S locali di fare sentire la propria voce al Governo.

Facciamo chiarezza sulla questione della centrale Enel sgomberando il campo da notizie e dichiarazioni che, scaricando responsabilità verso chi non le ha e distraendo l’attenzione invece da chi le ha realmente, generano confusione.

Per i Consiglieri Comunali di opposizione spezzini Cinque Stelle, Pd e Italia Viva è giunto il momento di smettere di eclissarsi cercando responsabilità altrove.
Si impongano all’interno dei rispettivi partiti ottenendo concretamente da chi governa il Paese, dai loro Ministri, la tutela e il rispetto del nostro territorio che già tanto ha pagato sia in termini ambientali che di salute.
Basta fare proclami “amorevoli” locali mentre da Roma invece non arriva nessuna dimostrazione di tutela.
I partiti di Governo in opposizione in Consiglio Comunale anziché “tirare per la giacca” la Regione mettano all’angolo i loro rappresentanti di Governo anteponendo l’interesse del nostro territorio a quello di partito.

Le scelte del piano energetico nazionale spettano a chi oggi governa il Paese e nell’incontro romano di lunedì scorso il Governo, anche con le sue clamorose assenze, se ne è assunto evidentemente ed in negativo la responsabilità.

Gli spezzini devono conoscere come stanno veramente le cose.

Cittadini e territorio hanno già pagato un conto salatissimo per 60 anni respirando carbone.

Abbiamo un porto dentro la città con oltre 1700 navi all’anno e un rigassificatore a Panigaglia.

Il Sindaco Peracchini ed Il Consiglio Comunale che all’unanimità ha deliberato una variazione al PUC, che esclude in quel sito l’uso di combustibili fossili, hanno fatto la loro parte.

Ora il Governo deve ascoltare la voce di una intera città che dice no alla presenza di una centrale con fattori inquinanti che siano essi emissioni di carbon fossili oppure di gas.

Cosi ribadito dal Sindaco Peracchini al tavolo convocato a Roma dal Ministero dello Sviluppo Economico dove erano presenti oltre che l’Assessore Regionale Giampedrone, il sindaco di Arcola Monica Paganini, Wwf Italia, Legambiente, Greenpeace, Italia Nostra, i sindacati.

Bene ha fatto a tuonare contro la sottosegretaria del Mise Alessandra Todde Cinque Stelle, l'Assessore regionale all'ambiente Giampedrone, ribadendo la necessità di sottoporre a Valutazione di Impatto Ambientale il progetto presentato da Enel, coinvolgendo nella procedura Regione Liguria.
Ma incredibilmente il Ministero dell'Ambiente, interlocutore per la Via, era assente.

Lo scorso ottobre alla conferenza decisoria al Ministero dell’Ambiente venne messo nero su bianco la cessazione dell’uso del carbone entro il 2021. Altro che “pacta sunt servanda”.
Fortunatamente il Sindaco Peracchini e l’Assessore Gimpedrone da subito hanno difeso con forza gli interessi del nostro territorio rispetto al messaggio arrivato da Terna e dal MISE.
Messaggio che lascia intendere il permanere dell’utilizzo del carbone se non si dovesse accelerare sul turbo-gas, giustificando che l'impianto spezzino sia fondamentale per il piano energetico nazionale.“Ricatto”?

La scelta politica nell’indicare dove dovranno essere prodotti i kilowatt per il fabbisogno nazionale spetta al Governo e solo ad esso. Si assuma la responsabilità che gli spetta.


Marco Frascatore
Vice Presidente Consiglio Comunale
Presidente IV Commissione permanente
Consigliere Comunale Cambiamo con Toti!

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