Così Maruska Piredda, capogruppo di Italia dei valori in Regione, che questa mattina ha chiesto in un'interrogazione in Consiglio all'assessore al Turismo Berlangieri quali azioni sono state avviate dalla Regione per semplificare e ottimizzare l'attività e le ricadute sul territorio dei b&b presenti in Liguria.
«Da quando è iniziata la classificazione di queste strutture a oggi – spiega Piredda - è profondamente mutata la situazione di questo comparto ricettivo. Coinvolgere gli operatori nella redazione di un testo che aggiorni la normativa attuale è indispensabile per rispondere alle reali istanze di un settore che oggi, solo nella nostra regione, conta più di 1.400 strutture attive, per un totale di 5.482 posti letto e una preziosa risorsa per il rilancio di molte zone dell'entroterra.
Inoltre, è auspicabile che si giunga a un sostanziale snellimento degli adempimenti burocratici di queste attività affinché possano esprimere a pieno le proprie potenzialità come volano del territorio: per esempio, attraverso una loro maggiore integrazione nel sistema turistico regionale, così come previsto dal Piano triennale 2013-2015.
Ridurre le limitazioni nelle aperture e, compatibilmente con la normativa nazionale, snellire le pratiche di rilascio dei permessi per la somministrazione di alimenti e bevande, specie se prodotti tipici del territorio, sono due passaggi fondamentali per il sostegno e la promozione di una formula ricettiva che davvero risponda alle esigenze degli utenti e contribuisca alla destagionalizzazione dell'offerta turistica regionale».