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Paganini risponde al gruppo Cambiamo di Arcola: "Critica generica su uno strumento complesso" In evidenza

Il sindaco di Arcola Monica Paganini risponde alle considerazioni del gruppo consiliare di Arcola di Cambiamo con Toti.

"Le considerazioni del gruppo di opposizione Cambiamo con Toti, lette recentemente sulla stampa riguardanti il bilancio che dovrà essere approvato dal Comune di Arcola, meritano una risposta puntuale che sarà certamente ribadita con maggiori articolazioni nelle Commissioni bilancio in corso, propedeutiche al Consiglio Comunale", così il sindaco di Arcola Monica Paganini risponde alle considerazioni del gruppo consiliare di Cambiamo con Toti.

"La critica generica su uno strumento complesso ed articolato, fondamento della vita del Comune (i consiglieri in così pochi giorni dalla consegna di 300 pagine di documenti sono riusciti a verificare un intero bilancio?) mi ha sorpreso. Un altrettanto generico riferimento alla richiesta di “sostegno finanziario ai cittadini” dimostra scarsa riflessione sulle responsabilità di un piccolo Comune rispetto alle risorse a disposizione".

"L’Amministrazione comunale potrà contare per il 2020 su una “previsione” di entrate di circa 9 milioni di euro così ripartiti:

1) Trasferimenti dallo Stato o dalla Regione per rimborsi o contributi dedicati 15,21 %
2) Imposte, tasse, multe, sanzioni, oneri da parte di cittadini, attività, imprese 62,09 %

3) Da bandi statali / regionali per finanziamento opere specifiche o ristoro emergenze; bandi privati su progetti selezionati 20,3 %
4) Mutui per opere 2,4%

"Si evince quindi che le risorse sovracomunali oggi sono sempre più limitate rispetto alla mole di opere, attività e servizi che un comune deve garantire alla popolazione:

"Manutenzione ordinaria e straordinaria strade comunali, canali, difesa suolo e dissesto idrogeologico. Manutenzione ordinaria e straordinaria edifici e luoghi pubblici come scuole cimiteri palestre aree verdi, illuminazione, acqua pubblica. Gestione emergenze e polizia locale. Gestione rifiuti, ambiente e bonifiche. Servizi alle esigenze dello stato civile, edilizia privata e attività produttive. Servizi sociosanitari alla persona e alla disabilità, alle famiglie con disagio. Servizi scolastici e politiche giovanili. Promozione delle attività commerciali artigianali agricoltura e industria. Servizi culturali e turistici".

"Si comprende anche come molti servizi possono essere assolti solo se noi cittadini paghiamo i tributi. Per questo 2020 non abbiamo aumentato i tributi".

"Abbiamo previsto di investire una gran parte di risorse per la messa in sicurezza del territorio e organizzato i servizi in modalità assai più efficace rispetto al passato (interventi su canali, dissesto idrogeologico, strade).
Abbiamo previsto di investire sugli autovelox per intensificare i controlli sul rispetto delle norme del codice della strada, di investire in progettazione per la messa in sicurezza e il rifacimento di opere pubbliche rimaste sospese per anni. La progettazione è fondamentale per poter accedere a qualsiasi tipo di finanziamento. Abbiamo previsto inotlre di investire nella scuola, ideando ed ottenendo l’avvio dell’offerta formativa a tempo pieno per le elementari di Romito, prevedendo la gratuità del servizio scuolabus per tutta la scuola primaria". 

"Prevediamo di investire per valorizzare alcuni edifici e spazi pubblici per progettare una politica di valorizzazione di servizi culturali e turistici (quando usciremo dall’emergenza Covid). Abbiamo previsto di investire sulla pubblica illuminazione per migliorare il servizio e conseguire risparmi con le nuove tecnologie. Abbiamo previsto il cofinanziamento nella partecipazione a bandi per la valorizzazione naturalistica e storico socio-culturale di alcune frazioni. Abbiamo previsto di investire per migliorare i servizi al cittadino, attraverso una nuova organizzazione e il potenziamento del personale (oggi ben al di sotto del necessario, per un comune di 10.5000 abitanti) soprattutto nei settori della polizia locale e nell’area tecnica per rendere più veloci le risposte alle segnalazioni e alle pratiche dei cittadini e permettere un recupero degli arretrati anche in termini di oneri da riscuotere".

"Un Comune può dare servizi adeguati se ha entrate adeguate. Se le entrate soddisfano a mala pena il minimo necessario (e qualche volta neppure quello, considerando le emergenze continue che si ripetono nel tempo) per un Comune povero, non turistico, come è possibile trovare risorse sotto forma di finanziamento diretto al cittadino?".

"Finanziamenti speciali o di emergenza alla popolazione devono arrivare dagli enti sovraordinati con risorse dedicate a cominciare dalla Regione, per tutti, e poi dallo Stato. È arrivato il momento di abbandonare un modello di sviluppo che non è più in grado di sostenere le criticità e le necessità del nostro tempo. Ora che dobbiamo anche garantire la ripresa delle attività convivendo con il Coronavirus".

"Lavoriamo insieme per approvare norme a livello sovracomunale che potenzino Servizi “Pubblici” gestiti da amministratori pubblici di Valore (essenziali ad una democrazia) stabilendo poche regole chiare e selezioni rigorose della classe dirigente. Dobbiamo garantire dignità a tutti in un mondo che si è scoperto fragile ma che ha tante potenzialità (ben oltre l’egoismo di pochi) non valorizzate".

"Occorrono certamente politiche statali di incentivazione verso un nuovo modello di sviluppo, capace di convivere con una idea di globalizzazione diversa, gestita e solidale (quella che abbiamo lasciato nelle mani di pochi rischia di farci fallire). Occorrono sensibilità e risorse da parte della Regione per rilanciare i servizi territoriali al cittadino a partire dalla Sanità, incentivi alle attività produttive eco-compatibili e commerciali a livello diffuso nei territori, a km 0 per abbattere i costi ed essere comunque competitivi in qualità, evitando le concentrazioni di enormi risorse su pochi centri di produzione e scambio orientati al profitto senza limite".

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