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Cenerini alla CGIL: "Potevate andare in sede, ma non per cantare dal balcone" In evidenza

Il Resposabile provinciale di Forza Italia chiede l'intervento del Prefetto.

 

Dicono che a volte la toppa sia peggio del buco, evidentemente Lara Ghiglione non sa nemmeno cos’è un rammendo!
Lascio stare il modo in cui mi ha apostrofato maleducatamente la Ghiglione, dalle sparate tragicomiche, ho cose più importanti da fare, o che non scende ai miei livelli, vuol dire che ho colpito nel segno e le sue illazioni possono farmi solo che un gran piacere!
Ma la Ghiglione di fronte all’aver messo a rischio per niente la salute pubblica, non può cavarsela col codice ateco, perché questo è prendere in giro l’intera città e gli stessi iscritti della CGIL.

Afferma per correttezza dice lei, che la sede è sempre rimasta aperta, proprio per far fronte alle diverse situazioni di necessità e che spesso anche sabato e domenica hanno avuto incontri con i lavoratori, benissimo, anche tutte le altre attività coi codici ateco previsti dal decreto, possono aprire, ma mica per andare a cantare dai balconi!

Ghiglione lo avevi annunciato alla stampa con largo anticipo che alle 15 del 25 aprile vi sareste recati in sede per cantare bella ciao dai balconi, alle 14,33 di sabato in un tuo post su fb affermavi: “ci stiamo scaldando le ugole” e per cosa ci si scaldano le ugole, per fare le pratiche sindacali?

Non gli è bastata la figuraccia, ma nella sua arroganza la Ghiglione ha continuato affermando, noi possiamo e l’abbiamo fatto. Ma non è così! Loro possono andare in sede per svolgere l’attività sindacale, per seguire le pratiche degli iscritti, altrimenti sarebbe come se avessimo aperto la filiale della banca dove lavoro per cantare dalle finestre, vi sarebbe sembrato contemplato nell’attività bancaria?
Quante persone avete assistito sabato 25 aprile, quanto pratiche avere fatto? A cosa servivano le decine di persone che si vedono sui balconi e sulle finestre? Chi sono? Soltanto sindacalisti o anche esterni?

Per la Ghiglione la sua non risposta è sufficiente per giustificare la commedia andata in scena, per moltissimi spezzini costretti a stare in casa no!

Credo che sia l’ufficio del governo, ovvero il prefetto che debba accertare cos’è successo, nei fatti l’evidenza è che mentre eravamo tutti in casa a rispettare il decreto del governo, c’è stato chi ha pensato di essere più furbo e di poter fare come vuole, fregandosene e mettendo a rischio la salute di tutti, ma tanto hanno il codice ATECO!


Fabio Cenerini
Responsabile prov. Forza Italia

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