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Coronavirus, Salvatore: "Il prezzo di 50 centesimi per le mascherine blocca la produzione" In evidenza

Le domande al Governo e alla Regione della Consigliera pentastellata.

 

"Il problema delle mascherine continua ad opprimere i cittadini. Dopo un iniziale problema di approvvigionamento risolto parzialmente con l’importazione dalla Cina ora i produttori e distributori italiani bloccano la produzione o l’importazione perché il prezzo di vendita a 0,50 € imposto dal commissario Arcuri è troppo basso per Confcommercio e i farmacisti. L’importazione sarebbe troppo onerosa e la vendita per le farmacie non porterebbe guadagno. Su questo argomento bisogna fare due considerazioni separate." dichiara Alice Salvatore portavoce del Movimento 5 Stelle in Regione Liguria.

"La prima è decidere se le mascherine devono essere trattate come un prodotto qualunque, un elemento di guadagno oppure debbano essere trattate come un prodotto salvavita, necessario per ridurre il contagio del coronavirus e di conseguenza chiunque rientri nella filiera di produzione o approvvigionamento per la popolazione non deve per forza averne un guadagno. Ovviamente non deve neanche subire una perdita." continua Alice Salvatore

"La seconda considerazione - prosegue - riguarda il metodo di attribuzione del prezzo calmierato. Se la produzione o l’importazione delle mascherine chirurgiche ha un costo superiore a 50 centesimi di vendita è ovvio che nessuna azienda o rivendita italiana potrà distribuire in Italia la merce. Le aziende private anche se si adattassero a non conseguire un guadagno impegnerebbero comunque della forza lavoro che devono retribuire, non si capisce quindi il motivo per cui debbano perdere volontariamente denaro rispetto ad un compito che dovrebbe essere completamente a carico dello Stato".

"Quale sia la metodologia utilizzata dal governo per indicare il prezzo di vendita non è chiara - sostiene Salvatore - A prescindere da queste considerazioni rimane ancora una volta scoperto il cittadino che ora non troverà neanche nelle farmacie le mascherine che in molte città d’Italia risultano addirittura obbligatorie per poter uscire. Se un presidio è obbligatorio è chiaro che lo Stato deve garantire la produzione e la distribuzione di questo prodotto."

E conclude: "È altresì necessario che chi si occupa di questa fornitura, essendo essenziale per la salute pubblica, non ne faccia oggetto di mero commercio se non di speculazione. L’intervento del governo e della Regione Liguria per quanto riguarda il nostro territorio è essenziale e deve essere immediato, tutte le persone devono essere sicure di poter avere la propria mascherina. Ricordo inoltre che proprio dalla Regione ci si era vantati dell’arrivo di altri 2 milioni di mascherine ordinate e ben pagate dalla Regione con soldi pubblici, i soldi dei cittadini, ad un’azienda milanese che le ha importate dalla Cina. Questi 2 milioni mascherine ora dove sono? Perché non sono già in distribuzione?"

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