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1° Maggio, le riflessioni di Articolo Uno Mdp In evidenza

"È cambiato molto il mondo del lavoro e la rivoluzione tecnologica non deve andare contro le persone."


Non andiamo in piazza per la prima volta dopo 75 anni. Dalla Liberazione.
Tutte queste manifestazioni rappresentavano la realtà della classe operaia nelle diverse fasi della storia della nostra provincia e dell' Italia.
È cambiato molto il mondo del lavoro e la rivoluzione tecnologica non deve andare contro le persone.
Un grande e difficile obiettivo tanto più oggi in tempo di Covid-19.

Il lavoro anche in questa drammatica situazione si è dimostrato decisivo. Pensiamo ai medici, agli infermieri e operatori sociosanitari in prima linea che, nonostante le trattenute sugli stipendi (che ovviamente pretendiamo con forza che vengano restituite fino all'ultimo centesimo), lavorano con dedizione e passione per aiutarci e salvarci da questa pandemia. Tutti i lavoratori stanno dimostrando forza e senso di responsabilità che ci commuove ed inorgoglisce.

Anche senza la piazza ci sono modalità alternative per difendere la salute e i diritti dei lavoratori. Non si può ritornare alla fase precedente al coronavirus.
L' attuale modello di sviluppo basato sulla finanza e sulle crescenti disuguaglianze non corrisponde ai bisogni delle persone.Non rende sicura neppure la nostra vita.Non è sostenibile ne' per l' uomo ne' per la natura.
Tutti oggi hanno sperimentato l' importanza del servizio sanitario nazionale(SSN). Ma purtroppo il SSN si è presentato indebolito all' appuntamento con il Covid'19 per i tagli finanziari e di personale di questi anni.
A questo si deve aggiungere in Ligura la copiatura del sistema del modello lombardo: servizio territoriale molto debole e privatizzazioni.L' obiettivo di rafforzare la sanità pubblica deve essere la priorità, come ArticoloUno rivendica da tempo e come coerentemente dimostra l' azione del ministro della salute Roberto Speranza.

Ci auguriamo che non vengano dimenticati gli sforzi di quelle lavoratrici e lavoratori, (a all'interno delle strutture sanitarie che non sono sicuri del loro futuro a causa di contratti con società private in scadenza (a La Spezia come in molte parti d'Italia). In questa fase difficile il profitto non può essere tutto.Bisagna obbligare che i dipendenti lavorino in sicurezza.
La scelta del governo di dare priorità a salvare tutti i posti di lavoro e continuare a dare a tutti un reddito è fondamentale.

Auspichiamo che il governo favorisca un taglio dei tempi nella elargizioni delle risorse a chi ne ha urgente bisogno. Importante è stata la scelta di allargare la Cig anche a imprese con un solo dipendente, la prima volta nella storia;una azione di sostegno ai lavoratori autonomi e alle partite IVA, oltre alle fasce più deboli e più povere della popolazione.

Il nuovo decreto di 55miliardi di euro auspichiamo che preveda " il reddito di emergenza".
La politica di liquidità alle imprese anche con l'apertura di una linea di credito a tassi bassissimi se non a fondo perduto.
Sarebbe importante che il governo, a iniziare da CGIL CISL e Uil, aprisse un confronto sul futuro.

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