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Melley e Centi a Peracchini: "Dica la verità sui dati del focolaio di Covid" In evidenza

A metà settembre la percentuale tra tamponi e persone positive è arrivata al 14%.

 

“Per settimane Peracchini e Toti ci hanno detto che “tutto va bene” e che “la situazione è totalmente sotto controllo”, mentre invece la curva del contagio in città saliva vertiginosamente.” Così Guido Melley e Roberto Centi, LeAli a Spezia, che continuano: “Nonostante il quadro di progressiva crescita epidemiologica il Sindaco e le altre Autorità di pubblica sicurezza e di protezione civile non hanno neanche tentato di arginare i mega assembramenti per la festa della promozione in serie A dello Spezia, affermando a posteriori che “non vi sono evidenti rapporti di causa-effetto tra i festeggiamenti di 20.000 persone e la forte impennata a fine agosto del virus”. Ci hanno poi propinato la favoletta del cluster generatosi nella sola comunità dominicana che ha portato a quella ignobile ed inutile ordinanza restrittiva sul solo quartiere Umbertino, ma senza mai fornire i dati a riscontro.”

Ed ancora: “Oggi cominciamo a scoprire qualcosa: un tremebondo Peracchini, come sempre asserragliato nel suo ufficio/fortino, ha rivelato pezzi di verità ad una delegazione di mamme che protestavano per la totale incertezza sulla riapertura delle scuole. Ha detto che il 14 settembre, poco prima dell’avvio dell’anno scolastico, la percentuale tra tamponi effettuati e persone positive è arrivata alla soglia monstre del 14% in città, mentre il dato a livello nazionale era del 1,5%".

"Come mai questo dato così importante non è stato comunicato per le vie istituzionali alla cittadinanza? - proseguono Centi e Melley - Come mai questa percentuale non è stata resa di pubblico dominio neanche per giustificare l’ordinanza della Regione, avallata supinamente dal Sindaco, dello scorso 11 settembre poi prorogata in queste ore? Come mai non sono state rese note le decisioni prese da Asl la scorsa settimana, dietro preciso input di AliSa e della Giunta Toti, di trasferire dei pazienti Covid medio gravi da Sarzana al S. Martino di Genova per alleggerire il carico sulla terapia intensiva del S. Bartolomeo? Come mai nessuno ha voluto precisare che la situazione stava diventando esplosiva nell’ospedale sarzanese e che bisognava correre ai ripari, diminuendo artatamente il numero dei ricoverati Covid in Terapia Intensiva per evitare di dover allargare i provvedimenti restrittivi ad una sorta di “zona rossa” su tutto il nostro territorio comunale? Perché tutti questi segreti e questo clima omertoso?”

Concludono Melley e Centi: “Come gruppo LeAli a Spezia abbiamo chiesto tutti gli atti intercorsi tra Comune, Asl e Regione dal primo luglio al 15 settembre ed inerenti la “gestione” di questa nuova drammatica epidemia. Pretendiamo di poter finalmente leggere dati e valutazioni di carattere medico-scientifico e di non dover adire le vie legali per ottenere quella verità che i cittadini si aspettano e che sino ad ora è stata occultata. Resta un legittimo sospetto di fondo: tutta questa omertà è servita per scopi elettorali?”

 

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