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Fratelli d'Italia dice no al Decreto Sicurezza In evidenza

Anche alla Spezia il partito della Meloni partecipa alla mobilitazione contro il "decreto insicurezza".

Ha scelto una formula ibrida il partito della Meloni alla Spezia per aderire alla mobilitazione che sta portando avanti Fratelli d'Italia su tutto il territorio nazionale per dire no al nuovo decreto sicurezza. "Una conferenza stampa in mezzo alla gente (in un gazebo allestito in via Diaz, ndr) e con link per collegarsi da casa. Novità e tradizione che si incontrano rimanendo in mezzo alla gente, ma coinvolgendo il maggior numero di persone possibile", ha spiegato Maria Grazia Frijia, assessore del Comune della Spezia.

"Anche la location scelta è molto importante per noi, perché le conseguenze di una immigrazione incontrollata si vedranno nelle nostre città. Già oggi, che un minimo di sicurezza è garantita, i giardini della città sono un luogo delicato. Il percorso di riqualificazione che sta portando avanti questa amministrazione deve andare di pari passo con la garanzia di sicurezza, fronte sul quale per altro questa amministrazione ha investito aumentando le telecamere ad esempio. Un grazie ovviamente alle forze dell'ordine che sono sempre in prima linea e che ogni giorno compiono sacrifici".

Ha spiegato il consigliere regionale Sauro Manucci: "Stiamo parlando di una riforma ad una legge che bene o male ha ridotto le entrate illegittime e illegali anche attraverso il disingentivo delle maxi multe. Da oggi i rimpatri verranno di fatto impediti e questo per noi è gravissimo. Le nuove normative stanno già portando ad un forte senso di malessere che vediamo con sollevamenti popolari. L'emergenza sanitaria va così ad aggiungersi ad una emergenza di sicurezza. Il mercato del lavoro poi vedrà aumentare l'abbattimento del livello di compensi e dei diritti dei lavoratori. Ma non solo: i permessi basati su diritti artistici o sportivi porteranno per forza ad un aumento degli ingressi illegali incentivando l'immigrazione clandistina selvaggia".

Presente anche il coordinatore provinciale Davide Parodi: "Amiamo stare in mezzo alla gente e vogliamo usare ogni mezzo possibile per proseguire in questo intento. Oggi a livello nazionale diciamo no allo stravolgimento del decreto che di fatto aumenterà l'insicurezza.

L'Italia viene affamata giorno per giorno ma la priorità di questo governo è stata bloccare il parlamento sullo smantellamento del decreto". Dopo il si della Camera, infatti, il documento passerà al Senato per un'approvazione sulla quale si preannunciano scontri.

Quello che FdI ha ribattezzato 'Decreto Insicurezza' prevede l'introduzione di nuove norma "Meno rigorose su immigrazione e sicurezza e i risultati saranno palesi nelle nostre città. Per questo abbiamo già pronta una mozione che pesenteremo in consiglio comunale", ha concluso Manucci.

Presente anche il coordinatore di Riva destra Liguria Andrea Marrone, che ha ribadito: "Lo Stato non deve accogliere tutti ma garantire la sicurezza dei propri cittadini".

Ha commentato infine Andrea Salemi responsabile provinciale del dipartimento Legalità, Sicurezza ed Immigrazione: "L'insicurezza è la percezione della gente. L'esecutivo non si rende conto del malessere delle persone perché l'ingresso in Italia non può essere indiscriminato. Non ci sono motivi per smantellare il decreto se non agevolare lobbies e criminalità organizzata".

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