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"Gli atti di Regione e Provincia attestano che in Liguria comanda Iren" In evidenza

Duro atto d'accusa dei comitati per il NO al biodigestore nei confronti dei partiti di maggioranza, anche in risposta ad alcuni commenti di importanti esponenti.

Manifestazione dei Comitati NO biodigestore a Saliceti (foto di repertorio) Manifestazione dei Comitati NO biodigestore a Saliceti (foto di repertorio)


Il nulla osta della Conferenza dei servizi al digestore anaerobico di Saliceti segna una bruttissima pagina della politica spezzina. Non si venga a dire che è una scelta tecnica.

L’ammissione del progetto di RECOS/Iren porta la data del 18 aprile 2019: è stato un atto politico della giunta regionale guidata da Giovanni Toti, che con quell’atto ha fatto carta straccia della Legge regionale di gestione dei rifiuti del 2015 (Burlando-Paita) e dei Piani provinciale e regionale votati nell’agosto 2018 da amministrazioni di centrodestra.

In Liguria la politica ha abdicato agli interessi di Iren. Parlano le carte. Su tutte la delibera del Consiglio provinciale n. 48 del 2018 votata dal centrodestra. Fu Iren a indicare Boscalino come sito idoneo per un biodigestore capace di trattare le quantità di rifiuto organico della Spezia e del Tigullio, con tanto di progetto preliminare. La delibera era un buon atto politico, che chiudeva il ciclo dei rifiuti nella nostra provincia. Ma il gruppo privato decide Saliceti: minori costi di costruzione e maggiori entrate con 90 mila tonnellate di rifiuti totali (60 mila provenienti da Genova). Per gli spezzini tanti rischi ambientali. E oltre al danno, la beffa: Iren/Recos porta la tariffa a carico dei Comuni da 89 euro a tonnellata della gara a 110 euro. Pagheremo noi con la Tari. Toti avalla senza batter ciglio. Peracchini, presidente della Provincia, che dovrebbe difendere gli interessi della comunità, zittisce il Consiglio Provinciale.

Leggere ora le dichiarazioni della senatrice Pucciarelli, che accusa il ministro dell’ambiente Costa di aver agito in ritardo, lascia esterefatti. Ma la Lega, la senatrice Pucciarelli, cosa hanno fatto dall’aprile 2019 a oggi se non assecondare Toti e Giampedrone? A settembre a Sarzana la senatrice aveva assicurato di “lavorare sotto traccia” contro il progetto Saliceti. Tanto sottotraccia da sparire alla vista e ricomparire ora a misfatto consumato. Cosa ha fatto la Lega del “ciascuno padrone a casa propria” col suo grande peso politico in Regione e in Provincia? Ha forse appoggiato la nostra diffida al presidente Peracchini di dare corso al Piano d’area e al Contratto di servizio? Silenzio: ha avallato che Spezia è la pattumiera dei genovesi.

E Cambiamo con Toti? In un comunicato afferma: “Il centrodestra ha trovato nel 2015 in Liguria una situazione dei rifiuti disastrosa”. Dimentica di dire che La Spezia, grazie alle giunte Federici, nel 2015 era oltre il 60% di raccolta differenziata, mentre Genova era al 30%. Oggi La Spezia è oltre il 70% e Genova, sindaco Bucci di “Cambiamo con Toti”, naviga appena al 36%. Una vergogna nazionale. Inoltre Genova non ha impianti di trattamento.

In cinque anni il trio Toti-Giampedrone-Peracchini, tutti di Cambiamo, con Lega, Italia Popolare e Fratelli d’Italia a fare da valletti, ha sposato gli interessi di Iren, trattando la nostra provincia come una colonia. La capacità del TMB può arrivare a 105 mila tonnellate. A Spezia ne servono 30mila. E ora il “gioiello” del Biodigestore: dalle 32.000 tonnellate di Boscalino a 90.000 di Saliceti. Un regalone natalizio a Iren. Almeno leggete gli atti che avete approvato.
I cittadini davanti a chi calpesta la salute e il diritto non si fermeranno

 

No Biodigestore Saliceti
Sarzana, che botta!
Acqua Bene Comune
Cittadinanzattiva
Italia Nostra

 

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