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Lerici, bocciata la mozione sul Biodigestore: "Occasione persa" sia per maggioranza che opposizione In evidenza

Al centro della discussione il contenzioso contro Iren.

Sì è svolto il 31 dicembre l'ultimo consiglio comunale a Lerici; una seduta duratao oltre sette ore, che ha chiuso il 2020 con numerosi punti all'ordine del giorno.
Tra le tante interrogazioni e mozioni, spicca quella presentata sul Biodigestore Saliceti da Bernardo Ratti, bocciata, sebbene sia maggioranza che opposizione si dicano 'contro il progetto'. Infatti, al termine dei lavori, sia maggioranza che opposizione commentano la bocciatura come "un'occasione persa".

Spiega a conclusione del Consiglio Comunale il consigliere comunale Emanuele Nebbia Colomba (Siamo il Golfo dei Poeti): "Abbiamo proposto una mozione che era importante per prendere posizione contro il biodigestore di Saliceti, abbiamo accettato tutte le proposte di modifica fatte dalla maggioranza per arrivare ad una mozione unitaria tranne una in cui si chiedeva di dare ragione a Paoletti nel loro contenzioso con Iren che pende di fronte alla Corte di Giustizia Europea".

Quindi il consiglio comunale si divide non sul tema Biodigestore, ma sull'introduzione all'interno della mozione della questione, ('collaterale' secondo la minoranza e 'sostanziale' secondo la maggioranza) della causa contro Iren: "Non abbiamo accettato questa modifica perché pensiamo non fosse il  caso di interferire nel lavoro della Magistratura e non crediamo ad oggi che quella di Paoletti sia stata una scelta politicamente giusta", ha spiegato Nebbia Colomba.

Per esporre il punto di vista della maggioranza interviene l'assessore Claudia Gianstefani: "L’Amministrazione di Lerici da anni sta ampiamente dimostrando contrarietà al progetto del biodigestore di Saliceti con i fatti. Il contenzioso con Iren, Acam e la Provincia, i quesiti ad Anac e AGCOM, la restituzione della delega all’ATO Idrico, dimostra che il percorso scelto è quello di garantire trasparenza a procedure amministrative che riguardano l'affidamento di importanti servizi legati al Ciclo Integrato dei Rifiuiti, che hanno ripercussione sulle tasse che ogni cittadino paga con le proprie tasche. La Corte di Giustizia Europea si esprimerà nel merito della correttezza dell'affidamento dei servizi a seguito dell'incorporazione di Acam in Iren.

La minoranza rifiuta di condividere questo percorso, lavandosi la coscienza con una mozione tardiva e superficiale, priva di un inquadramento normativo e senza dare atto dei passi finora intrapresi nelle varie sedi istituzionali. Chi ci accusa di non tutelare l'ambiente non comprende che questa battaglia vada affrontata a 360 gradi, tra i quali vi è la dimensione amministrativa che non può essere esclusa. Chi ci accusa di non tutelare l'ambiente non riconosce che Lerici è all'80% di raccolta differenziata e che sia stato l'unico comune che da sempre ha fornito supporto ai comitati per portare avanti la loro lotta, pertanto non prestiamo il fianco a strumentalizzazioni su un tema così delicato.

La vergogna la deve provare chi non ha il coraggio di agire, questa Amministrazione ha sempre operato con coraggio e responsabilità e lo continuerà a dimostrare anche nel caso del progetto di Saliceti. Oggi la minoranza ha perso una grande occasione per aggregarsi a questa azione volta a tutelare l'ambiente e i diritti dei cittadini.
Noi andiamo avanti con lo sguardo rivolto sempre al bene della comunità".

Ribatte Nebbia Colomba: "La maggioranza l'ha buttata in caciara mettendo tra gli emendamenti un macigno che non potevamo accettare" e in risposta alle parole di Gianstefani risponde: "Faccio notare che la mozione è depositata a nome Ratti, non Gianstefani o Paoletti, quindi al netto di quanto fatto da Gianstefani in provincia, in Comune siamo arrivati prima noi. Non accetto che qualcuno insinui, al limite della querela che la minoranza formata da persone normali e pulite, Roberto, Bernardo e Arianna, abbia la coscienza sporca. Concedetemi anche a me una boutade populista, un assessore prende (giustamente) 1300 euro, un consigliere di minoranza una ventina di euro a presenza. Mozione tardiva? Ma se siamo entrati in carica ad Ottobre e abbiamo prodotto una marea di mozioni e interrogazioni. Peccato, un occasione persa e veramente un brutto spettacolo per me ed Arianna che abbiamo venticinque e ventun anni".

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