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Vertenza OSS, le due proposte di Baldino e Battistini per la stabilizzazione

Una comprende anche l'aumento di organico.

 

A tale proposito il sottoscritto insieme all’ex consigliere regionale Francesco Battistini che durante tutto il suo mandato si è impegnato in prima linea per trovare una soluzione alla complessa vicenda riguardante i 158 OSS spezzini, abbiamo inviato una lettera/proposta al Presidente della Giunta regionale Giovanni Toti oltre che a tutti i Consiglieri regionali Liguri .

Nella missiva qui allegata è contenuta una proposta volta a salvare la continuità occupazionale di tali lavoratori.
La proposta trova spunto anche dalla lettera 404/2021 inviata dal Dottor Cavagnaro (al quale abbiamo scritto nei giorni scorsi) al Consiglio Comunale della Spezia del quale lo scrivente fa parte.
In tale comunicazione infatti proprio il Dottor Cavagnaro riconosce “l'importante opera svolta da detti operatori “ e ribadisce che proprio in virtù della loro competenza e capacità è stata cercata una soluzione che potesse consentire la loro stabilizzazione.

Nella missiva del sottoscritto e di Battistini ribadiamo ancora una volta il concetto più volte espresso inerente il famoso articolo 97, comma 3, della Costituzione Italiana citato più volte da molti come “ostacolo invalicabile” per la regolarizzazione degli OSS in ASL5 attraverso una soluzione politica.
In tale articolo infatti si afferma che "Agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge". Ciò significa, perché così è avvenuto in tempi e luoghi diversi da questo, che per effetto di disposizioni di Legge ad hoc si sarebbe potuto procedere con la stabilizzazione diretta di quei lavoratori che, citando ancora testualmente la lettera del Dottor Cavagnaro "ormai da tempo prestano servizio in una situazione particolare e vivono in uno stato di incertezza".

In sostanza, si riconoscono meriti, esperienza maturata, competenza e spirito di abnegazione visto le difficili condizioni oggettive nelle quali ormai da mesi stanno svolgendo il loro lavoro, aggravate, non serve neppure ricordarlo, dalla attuale pandemia, ma nonostante ciò da Roma non si è voluta creare una strada, sicuramente possibile, che permettesse alla Regione Liguria di trovare una soluzione alla vicenda.

Emblematico il fatto che l’Assemblea Legislativa della Liguria avesse approvato all’unanimità, nel dicembre 2019, una norma che consentisse alle ASL liguri la costituzione di un’azienda in-house atta a svolgere, direttamente e per conto delle stesse aziende sanitarie, servizi ausiliari e di logistica alberghiera. Articolo che avrebbe consentito di risolvere la vertenza dando una risposta rapida e concreta per la salvaguardia della continuità occupazionale di chi, da quasi 20 anni, di fatto lavora per e nella Pubblica Amministrazione. Tale norma però è stato impugnata dal Ministro per gli Affari regionali e le autonomie: dott. Francesco Boccia.
Di fatto l'unica risposta che il Governo, grazie alla mediazione tenace di alcuni Parlamentari eletti alla Spezia, è stato in grado di dare è quella riportata sempre nella lettera di ASL e che fa riferimento all'articolo 2, comma 5 bis, del Dlgs 19 maggio 2020 n. 34.

Un punto di partenza positivo sul quale va costruito però un percorso solido che verta sulla formulazione di un bando ragionato. Al momento però tale percorso è assente e dunque il bando pubblicato lo scorso 7 Gennaio non appare in grado di garantire alcuna continuità occupazionale dei lavoratori, tanto più se il numero dei partecipanti al Concorso risultasse, come è prevedibile, particolarmente elevato.

Dunque se tutto ciò che risulta scritto nella lettera di ASL 5 corrisponde al vero, e ne siamo convinti, non è consentito in questo momento assolutamente alzare le mani in segno di resa parlando in maniera sconsolata delle "attuali circostanze" e dei limiti di Legge perché qui c’è in gioco il futuro di 158 famiglie.

Si dice spesso che in politica sia più facile indicare i mali che i rimedi.
Ecco nella nostra missiva al Presidente Toti e a tutta l’assemblea regionale i sottoscritti vogliono invece proporre alcune soluzioni possibili, certi che almeno la Regione, in quanto responsabile della Salute dei suoi amministrati oltre che di tutto il comparto lavorativo che la deve garantire, sarà disponibile ad esaminare e dibattere su quanto da noi illustrato e proposto.

Massimo Baldino Caratozzolo e Francesco Battistini
(Consigliere Comunale della Spezia e ex Consigliere Regionale Ligure)

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