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"Anomalie" a Varese, i consiglieri di minoranza scrivono a Prefetto e Corte dei Conti

La segnalazione dei consiglieri  Giovanni De Paoli, Loriano Isolabella, Mauro Rattone

I consiglieri di minoranza di Varese Ligure: Giovanni De Paoli, Loriano Isolabella, Mauro Rattone hanno presentato un esposto al Prefetto ed al Procuratore della Corte dei Conti della Liguria per segnalare alcune anomalie che i consiglieri comunali hanno avuto modo di verificare in questo primo scorcio di consigliatura.


Si tratta della plurima posizione ricoperta dal Sindaco: responsabile del servizio contabile-finanziario e del servizio Tari, che lo mette nelle condizioni di essere controllore di se stesso, addirittura di votarsi le stesse delibere di nomina e decidere con discrezionalità quali crediti del comune mantenere e quali cancellare,(ricognizione dei residui) e operare sgravi fiscali nei confronti del contribuente e quando negarlo, emettere gli accertamenti tributari e provvedere alla riscossione, oltre che determinare anche per se stesso le indennità.


Tale comportamento potrebbe anche inficiare la validità di ogni singolo accertamento tributario con danno del comune e responsabilità dei consiglieri. A tale proposito i consiglieri hanno trasmesso all’attenzione degli organi di controllo due decisioni della Corte dei Conti della Lombardia che confermano le valutazioni sostenute dall’opposizione.


La posizione, secondo i consiglieri, non è rispondente alla legge, in quanto l’Amministrazione si avvale anche di un professionista da ormai sei anni, il cui costo è intorno ai 27.000 euro annui, per cui non vi è alcun risparmio, che dovrebbe essere documentato per legge al fine di giustificare i ruoli di responsabile dei servizi del Sindaco. I consiglieri nel loro esposto evidenziano ancora la situazione della Sviluppo Varese che dal 2019 ha il bilancio deficitario, ed in più circostanze i consiglieri di minoranza hanno invitato l’Amministrazione a portare in consiglio comunale l’amministratore della società a riferire sulle prospettive della società.


Vi è la sensazione che si stia operando per cancellare la Sviluppo Varese per avere la giustificazione di affidare con il nuovo anno, il servizio della gestione dell’acqua all’Iren, non curandosi volontariamente di offrire impulso per dare un programma e una prospettiva di rilancio della società comunale. La minoranza ha sostenuto più volte la necessita di una ricapitalizzazione anche attraverso la sottoscrizione di un capitale diffuso tra tutti coloro che hanno interessi nel comune e utilizzare finanziamenti europei da investire negli impianti idrici. Questo al fine di non aumentare le tariffe dell’acqua. Viene posta l’attenzione anche sulla regolarità dei provvedimenti, alcuni segnalati, dove i pareri non sono conseguenti con i dettati delle delibere nella ricognizione della società Sviluppo Varese. Tra l’altro è stata solo la minoranza a informare il consiglio comunale che il bilancio 2019 ha presentato per la prima volta una perdita e che ci sono 254.000 euro di crediti non riscossi che mettono in forse l’equilibrio economico dell’azienda nei prossimi dodici mesi.


Non vengono rispettate neppure le disposizioni statutarie sulla possibilità di fare dei referendum consultivi sui temi che possono essere di interesse della popolazione perché manca un regolamento, la minoranza ha presentato una proposta a ottobre, vi era l’impegno di una controproposta dell’amministrazione. Di tutto ciò non si è visto ancora nulla.

Il Sindaco, secondo le previsioni statutarie dovrebbe convocare la conferenza dei capigruppo, per preparare il calendario delle argomentazioni da discutere in consiglio comunale, valutare le urgenze da portare in discussione, ciò non avviene e la minoranza è costretta a convocare autonomamente il consiglio comunale. Lo statuto prevede la costituzione di commissioni per singole materie per favorire una maggiore partecipazione di tutti i consiglieri, Varese Ligure è uno dei pochi comuni che non si avvale di tale previsione statutaria. Queste e altre valutazioni sono state sottoposte agli organi a cui è stato inviato l’esposto con la richiesta di rimuovere attraverso le previsioni di legge il Sindaco dalla titolarità di tre funzioni tra loro distinte e contrarie.

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