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"Sul nuovo ospedale il privato investe 86 milioni, l'Asl ne rimborsa 262. Logica usuraia"

Articolo 1 fa le pulci al progetto del Felettino.

"Abbiamo attentamente analizzato le due deliberazioni, quella dell'Asl 5 e quella della Giunta Regionale, riguardanti la realizzazione del nuovo ospedale del Felettino assieme ad altri atti propedeutici ad essi.

Articolo 1 vuole, come tutti, la costruzione del nuovo ospedale, e la vuole in tempi rapidi. Non siamo invece d'accordo su parti od aspetti fondamentali della manovra finanziaria prospettata dalla Regione e dall'Asl 5. Non escludiamo che vi sia anche il rischio di illecito penale e contabile.

La Regione sceglie, con la Asl5 che ad essa si conforma, lo strumento del partenariato pubblico-privato individuato nella concessione, mediante gara d'appalto, ad un privato che investe capitale e costruisce poi l'opera di edilizia sanitaria gestendone in seguito anche alcuni servizi non strettamente sanitari. Riteniamo questa una scelta pur legittima ma opinabile.

La Regione ha fatto anche di più: ha già trovato per il privato, da selezionare mediante gara, il capitale in condizioni assai vantaggiose che egli poi dovrà investire per concorrere alla costruzione dell'ospedale. Infatti ha già sottoscritto con la Cassa Depositi e Prestiti un Protocollo d'Intesa per far erogare all'imprenditore privato il credito di 86 milioni di euro. Come già detto, con essi egli concorrerà con il capitale pubblico, già erogato soprattutto dallo Stato ma anche dalla Regione, per realizzare l'opera al Felettino.
Altre modalità ed altre strategie potevano essere scelte dalla Regione a secondo dei vari punti di vista. Tutte però devono garantire il rispetto della legge e l'interesse dei cittadini.

Il nostro punto di vista muove dal garantire l'interesse pubblico, fornire migliori servizi sanitari e quindi così tutelare i cittadini. Ed è proprio perché analizziamo le varie strategie, gli atti della pubblica amministrazione e le decisioni degli amministratori dal nostro punto di vista che scorgiamo, forse meglio di altri, i raggiri ed i traffici che vanno in opposta direzione.

Ci ha colpito un particolare della manovra finanziaria che la Regione e l'Asl 5 hanno già predisposto a favore del partner privato. Abbiamo già detto che per il privato è già predisposto un mutuo assai vantaggioso. A tutti è peraltro noto che la CDP eroga finanziamenti con tassi di interessi mediamente più bassi di altri istituti di credito. Sappiamo anche che in questo periodo, a sostegno degli investimenti i privati ottengono da vari istituti di credito mutui a tassi bassissimi, persino negativi.

E' per questo che ci stupisce e preoccupa la manovra che Regione, Filse, Alisa, IRE ed Asl5 hanno d'intesa messo a fuoco ed approvato sotto la regia evidente del Presidente della Regione che peraltro da tempo ha tenuto per sé la delega della Sanità.
Quello che non ci torna e che ci insospettisce è l'entità della somma che sarà restituita da parte dell'Asl 5 al privato che si è “sobbarcato” l'onere del mutuo con Cassa Depositi e Prestiti. Asl 5, con l'avallo e la presa d'atto della Regione, si è impegnata a restituire una quota annuale di restituzione del contributo privato che è definita in 10.300.000 (diconsi 10 milioni e trecentomila euro) protratta per ben 25 anni e 6 mesi. A cifre tonde, Asl 5 rimborserà al privato più di tre volte il capitale investito.

Lui ci mette 86 milioni, in cambio ne riceverà dall'Asl 262! E' un affarone; solo per lui! Pagherà interessi bassissimi, prossimi allo zero, ma si farà restituire dall'Asl il capitale, procuratogli dalla Regione, con l'interesse del'8%! Riteniamo che questa scelta messa a fuoco dalla Regione e dall'Asl obbedisca ad una logica usuraia, a favore del privato. Ma contro gli interessi dei cittadini che saranno impoveriti da minori spese sanitarie stornate nel bilancio di Asl 5 per pagare il prezzo della speculazione finanziaria.

Negli ultimi mesi il presidente Toti ed il fido assessore Giampedrone hanno parlato più volte di rendere “appetibile” per gli imprenditori privati l'appalto dell'ospedale... Ci chiediamo se i due amministratori abbiano mai letto l'art. 644 del Codice Penale. Il citato articolo punisce non solo chi pratica l'usura ma anche chi ha avuto parte nel predisporre tale delitto. Né ci pare condivisibile una scelta o un indirizzo politico che non favorisce lo sviluppo e la qualificazione dell'impresa privata; la indirizza invece nell'ambito della speculazione finanziaria. In cui alcuni potrebbero ritenere possibile inzupparvi poi il biscottino.

Ora ci appaiono più chiari il monito e le preoccupazioni pubblicamente espresse qualche settimana fa dal Procuratore della Corte dei Conti della Liguria. Parlando proprio dell'ospedale del Felettino il magistrato si è così espresso: "E' da valutare attentamente la convenienza complessiva dell'operazione nei termini che sono stati fissati... evitando di accollare alla collettività ulteriori oneri senza alcun ritorno economico”.

Parole giuste e doverose. Alle quali ci ispiriamo essendo Articolo 1 in grado di proporre in un pubblico confronto soluzioni alternative alle scelte messe a fuoco dalla Regione. Anche nell'ambito dell'ipotesi del partenariato pubblico-privato è possibile individuare soluzioni legittime che possono evitare la rendita della speculazione finanziaria".

Coordinamento provinciale di Articolo Uno

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