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Case popolari, le opposizioni insorgono: "I 5 anni di residenza sono un vincolo anticostituzionale"

Approvato in consiglio comunale il nuovo regolamento, il centrosinistra abbandona l'aula virtuale.

"Siamo in piena pandemia, siamo in piena crisi economica e sociale ed incombe in maniera drammatica il problema casa per molte famiglie, anche per effetto dell'imminente sblocco degli sfratti, e cosa fanno la Giunta Peracchini e la maggioranza di destra? Approvano a testa bassa un nuovo regolamento per l'assegnazione delle case popolari viziato da norme dichiaratamente incostituzionali: un regolamento che rischia sin da subito l'impugnativa al TAR e che è propedeutico all'uscita di un nuovo bando per la concessione delle case popolari che potrà essere a sua volta impugnato in forza di ben due recenti sentenze della Corte Costituzionale.

Tutto nasce da una legge approvata dalla Regione Liguria che ha posto dei vincoli restrittivi per le famiglie in difficoltà abitativa ed interessate ad ottenere un alloggio comunale. Vincoli restrittivi - come l'obbligo di residenza del nucleo familiare per almeno 5 anni sul territorio comunale - che sono stati bocciati dalla Suprema Corte per un identico caso relativo alla Regione Lombardia: una bocciatura sotto il profilo delle norme costituzionali perché il diritto alla casa è di carattere universale e non può essere oggetto di limitazioni di sorta, specie in materia di famiglie disagiate ed alla ricerca di un alloggio popolare.

La Giunta Peracchini e la maggioranza che la sostiene sono consapevoli quanto noi del fatto che il nuovo regolamento comunale approvato ieri sera presenta chiari vizi di incostituzionalità, ma hanno preferito andare avanti a testa bassa per riaffermare sul piano ideologico che occorre fare delle discriminazioni per assegnare le case comunali.

Quale sarà il risultato di questa ennesima scelta miope e sbagliata? Che il nuovo bando, atteso da centinaia di famiglie in difficoltà dopo l'ultimo varato dieci anni fa, rischierà di rimanere lettera morta per effetto dei contenziosi che nasceranno. Per questo motivo ieri sera, dopo aver posto una "pregiudiziale" di costituzionalità della relativa delibera, come opposizioni abbiamo responsabilmente abbandonato l'aula non partecipando al voto di questo provvedimento viziato e soprattutto che non spiegherà gli effetti previsti.

Peracchini ed i suoi provino a raccontare alle famiglie alla ricerca di una casa popolare perché dovranno aspettare ancora e chissà quanto".

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