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Legge servizi funebri: è una corsa contro il tempo per salvare la Pubblica Assistenza In evidenza

Preoccupazione per i 30 lavoratori: in III Commissione intervengono i Sindacati. 

La III Commissione riunita oggi, 28 maggio, è tornata a parlare del futuro della Pubblica Assistenza: lunedì si svolgerà un'audizione in commissione Regionale che potrebbe portare alla modifica della Legge sui servizi funebri che al momento pesa sul futuro delle PA, ma la scadenza che preoccupa è quella del 31 luglio, data ultima per l'entrata in vigore proprio di quella legge che, al momento, impedisce alle PA di svolgere i servizi per i funerali.

Per tutti questi motivi oggi sono stati ascoltati i sindacati, come spiegato dal commissario Guido Melley: "La terza occupazione si occupa di tante cose e non ultimo di lavoro. Ci siamo confrontati su molte vertenze e ci confronteremo su tanti altri, oggi parliamo di PA. Situazione che sembrava in via di risoluzione, ma ad oggi ancora non è così.

Da quando è stata votata la legge regionale, che poi tutte le forze politiche hanno riconosciuto come dannosa per la PA spezzina e anche per servizio agli utenti finali, ci siamo già visti e abbiamo già prodotto una lettera firmata da tutti. A dicembre poi è stata depositata una proposta firmata dall' opposizione, ma credo supportata anche dalla maggioranza. Lunedì 31 maggio ci sarà una commissione regionale su questo tema e la nostra posizione è sempre quella di modificare quella legge e tornare a permettere alle PA di svolgere quei servizi, per questo che oggi, con spirito trasversale dovremmo essere tutti impegnati su questo fronte per accendere i riflettori ancora una volta sull'argomento, visto anche lo stato di agitazione proclamato dai sindacati"

Per i sindacati sono intervenuti Fabio Cidale (Cisl) e Marzia Illari (Cgil): "Si tratta di una vicenda che ci sta molto a cuore. Lo Stato di agitazione è stato proclamato perché la legge entrerà in vigore ad agosto e la PA non sarà più come la conosciamo adesso. La PA spezzina è un ante pubblico che investe ciò che guadagna dai servizi funebri sulla comunità, soprattutto in favore fasce più deboli, con assistenza alle famiglie, consegna di spese a domicilio etc. Noi rappresentiamo i 30 lavoratori tra dipendenti diretti e lavoratori interinali; a fronte di un futuro incerto la preoccupazione per il destino di questi lavoratori è forte. Le ragioni dello stato di agitazione sono legate alla preoccupazione per i tempi, che sono davvero ristretti. Lunedì ci sarà una commissione in regione che potrebbe permetterci di portare la discussione in aula, l’appello è a tutte le forze politiche e a tutte le amministrazioni affinchè facciano sentire la propria voce".


E ancora: "Noi confidavamo che dopo quella parentesi di campagna elettorale, tutte le forze politiche che hanno espresso solidarietà facciano davvero qualcosa. 130 anni di storia della PA della Spezia non si possono cancellare, e se così fosse tutta la città ci rimetterebbe, perché i servizi che vengono svolti sono essenziali per tutti".

Proprio sulla particolarità della situazione dal punto di vista politico, con una legge votata da tutti, poi criticata da tutti e con tutte le forze politiche in difesa della Pubblica Assistenza in campagna elettorale, ma con la legge ancora in piedi, si è espresso il presidente della commissione Fabio Cenerini: "In questa commissione siamo tutti d’accordo, tutti sappiamo che a presentare quell’emendamento e votarlo per modificare la legge, ci vuole davvero poco, ma qualcosa non sta funzionando".

Una modifica, come spiegato da Melley "Che riguarda una sola parola, come previsto dalla mozione depositata all'indomani dell'insediamento di questa Giunta Regionale".

"Oggi forse è meglio concentrarci su quello che possiamo fare noi, al di là di quello che succede in Regione - ha commentato il commissario Marco Raffaelli - Io credo che potremmo votare una mozione urgente. Un testo brevissimo da presentare durante il prossimo consiglio comunale come avevo proposto qualche mese fa, dopo la lettera inviata e uscita da questa commissione".

Dello stesso avviso anche Donatella Del Turco: "Concordo con la proposta di Raffaelli per sollecitare il Consiglio Regionale e agire prima del 31 luglio. La questione non è politica, ma di buon senso".

I lavori della commissione vengono però interrotti da una discussione tra Cenerini e Forcieri, che non riguardano la commissione, ma che sconvolgono il clima di unanimità che si stava respirando: la commissione viene sospesa e quando i lavori riprendono Forcieri è 'sospeso'.

Nella seconda fase della commissione la discussione riprende dalla proposta di mozione: "Utile presentarla, ma il prossimo Consiglio Comunale si riunirà dopo la commissione regionale, quindi forse è troppo tardi", sottolineano alcuni.

Così la commissione sceglie di procedere lo stesso con la mozione per discutere dell'argomento in Consiglio Comunale, ma anche di rispedire al Sindaco (che verrà ascoltato lunedì in commissione regionale) la lettera già scritta nei mesi scorsi dalla III Commissione, aggiornata alla seduta odierna.

"Benissimo la mozione urgente, che può anche ricalcare la lettera già scritta, ma anche riprendere in mano nuovamente quel documento riapprovato e ritrasmesso formalmente al Sindaco può essere utile, perchè in Regione lunedì potrà portare il punto di vista di questa commissione", ha spiegato Melley.

Nel frattempo, uno striscione è stato affisso questa mattina sulla facciata della PA, lato Via Carducci, per mantenere alta l'attenzione sul tema.

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