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Il Partito Democratico di Santo Stefano a congresso

 

"Nuovo segretario, nuovi organismi e un nuovo ritorno alla buona politica fra la gente e con la gente"

 

L'Assemblea degli iscritti del Partito Democratico di Santo Stefano di Magra, riunitasi Domenica 4 Luglio in forma congressuale, ha provveduto alla nomina del nuovo coordinatore e del coordinamento che resteranno in carica per il prossimo triennio.

I quaranta delegati presenti, oltre ad alcuni invitati e altri semplici simpatizzanti, hanno nominato all'unanimità Alessandro Ribolini, commissario uscente, come nuovo Coordinatore per il prossimo triennio.

Dopo le formalità di rito, la relazione del commissario uscente, i saluti degli invitati (fra i quali molto apprezzato è stato l'intervento del Segretario Provinciale di Articolo 1 Luca Gazzano) e l'intervento di Paola Sisti, sindaco uscente e candidata alle prossime amministrative, i delegati hanno dato vita ad un dibattito vivo e appassionato, terminato solo a tarda sera.

"Abbiamo lavorato in questi mesi alla creazione di un'alleanza dal perimetro ben definito, il "campo progressista", per usare una definizione di Pierluigi Bersani – ha ricordato Ribolini nella sua relazione - con Articolo 1, Rifondazione Comunista, Lista Sansa e il Movimento 5 Stelle abbiamo aperto un percorso di confronto su un programma progressista e sostenibile per il nostro territorio, che garantisca continuità a questo mandato ma, allo stesso tempo, introduca elementi di innovazione e sviluppo ulteriore. L'obiettivo è quello di presentare insieme una lista condivisa con donne e uomini competenti, nuovi, capaci di portare idee ed energie nuove al servizio dei prossimi anni. Il Partito Democratico, per la sua storia, il suo ruolo, il suo consenso, è e sarà il motore centrale di questo processo, mettendo a disposizione le proprie donne e i propri uomini per il progetto comune".

Chiaramente il prossimo appuntamento elettorale è stato al centro del dibattito, ma in molti hanno evidenziato la necessità di un nuovo corso del partito, capace di aprirsi sul territorio, tornare fra la gente, rappresentare un luogo di ascolto e condivisione, dopo anni faticosi, segnati da dissidi interni e senza una vera organizzazione (dal 2016 il PD di santo Stefano risultava commissariato).

"E ai nostri compagni diciamo che qui, su questo territorio, la nostra politica non creerà imbarazzi, sarà comprensibile e di letture chiare e inequivocabili – ha ribadito Ribolini al termine della sua relazione - cominciando proprio dalla prossima tornata amministrativa. L'alleanza che stiamo costruendo non prevede la presenza di personaggi scomodi ed ambigui; Santo Stefano, e il nostro partito, hanno già dato. Ora è il momento di un nuovo patto con i cittadini. Il Partito Democratico sarà la casa, aperta, di chi vorrà incontrarci, sostenerci, anche criticarci. Possiamo dichiarare oggi che le lotte per il potere, gli interessi personali, la politica dei caminetti, dei giochi sotterranei è definitivamente finita."

Al termine del dibattito, con le conclusioni di Chiara Battistini e Rachele Schiasselloni, componenti la Presidenza del Congresso, i delegati hanno affrontato le votazioni, nominando il nuovo coordinatore, il coordinamento composto da 34 componenti, metà uomini e metà donne come previsto dallo statuto del partito) e i dieci delegati che rappresenteranno il circolo al Congresso Provinciale in programma sabato 10, proprio alla Ceramica Vaccari, luogo simbolo per i santostefanesi.

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