In una città che è tra le prime al mondo per l'invecchiamento della popolazione, l'amministrazione locale istituisce un registro dal valore giuridico nullo (la competenza in materia è esclusivamente nazionale), con il solo scopo di fare pressione sul Parlamento per la realizzazione di una nuova legge e di fatto diffondendo una mentalità di disimpegno verso la vita umana più debole. E questo avviene mentre in vari Paesi nord-europei diventa sempre più chiara la deriva eutanasica - di cui sono vittime anche bambini e persone non malate -, che si è creata ovunque si sia aperto un varco contro l'intangibilità della vita di malati, disabili e anziani.
Il registro dei testamenti biologici non aiuta alcuna famiglia a prendersi cura di un suo caro, non permette di stabilire relazioni più umane. Mette solo la pietra tombale sull'esistenza di una persona e, di fatto, spinge a giudicare con superficialità ad alcune condizioni di vita che sono comunque vissute da numerose persone, senza alcun accanimento terapeutico.
Certamente, questo è dovuto a una mancanza di senso della vita che è diffusa – anche se a livello mediatico più che nella realtà dei fatti, visto che dopo la morte di Eluana Englaro, nessun altro disabile in Italia è stato portato a morire di sete. In un tale contesto culturale, con una spesa pubblica sempre più alta per mantenere gli anziani e i malati in una società senza giovani, la politica dovrebbe proporre soluzioni lungimiranti. Invece, taluni preferiscono ribaltare ogni valore, finendo per togliere la speranza.
E non si esita, neanche da parte di chi si proclama nuovo e contro il "sistema", a scavalcare le competenze dello Stato e a sprecare risorse e soldi pubblici per un registro inutile. Come anche quello delle unioni civili, approvato un mese fa.
In questa situazione, guardiamo con fiducia e riconoscenza all'insegnamento di Papa Francesco, che sottolinea la corruzione diffusa e sbugiarda il buonismo, mettendo in guardia dai "valori avariati" ("A voi giovani dico: non abbiate paura di andare controcorrente, quando ci vogliono rubare la speranza, quando ci propongono questi valori che sono avariati, valori come il pasto andato a male e quando un pasto è andato a male, ci fa male; questi valori ci fanno male", Angelus, 23/6/2013).
"Uno che muore non è una notizia, ma se si abbassano di dieci punti le borse è una tragedia! Così le persone vengono scartate, come se fossero rifiuti", ha detto Francesco all'udienza dello scorso 5 giugno. "La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora – come il nascituro –, o non serve più – come l'anziano".
Rispetto a tale "cultura dello scarto", alla quale anche l'amministrazione spezzina sembra allineata, Papa Francesco invita ad andare controcorrente, senza paura: "Dobbiamo andare controcorrente! E voi giovani, siate i primi: andate controcorrente e abbiate questa fierezza di andare proprio controcorrente. Avanti, siate coraggiosi e andate controcorrente! E siate fieri di farlo!". Questa è anche l'unica strada per uscire da una crisi economica che è riflesso di una grande crisi morale. Il Movimento Cristiano Lavoratori segue questa strada con entusiasmo, insieme a molte altre associazioni e persone, e invita tutti a percorrerla.