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Testamento Biologico, Bellotti (MCL): "Amministrazione spezzina, altro attacco a fondamenta società"

Appena un mese dopo la delibera che ha istituito il registro delle unioni civili, prosegue l'attacco degli amministratori spezzini alle fondamenta della società civile (attacco di cui il progetto di taglio dei pini di Piazza Verdi è un pallido riflesso), con l'approvazione del regolamento per i testamenti biologici.

In una città che è tra le prime al mondo per l'invecchiamento della popolazione, l'amministrazione locale istituisce un registro dal valore giuridico nullo (la competenza in materia è esclusivamente nazionale), con il solo scopo di fare pressione sul Parlamento per la realizzazione di una nuova legge e di fatto diffondendo una mentalità di disimpegno verso la vita umana più debole. E questo avviene mentre in vari Paesi nord-europei diventa sempre più chiara la deriva eutanasica - di cui sono vittime anche bambini e persone non malate -, che si è creata ovunque si sia aperto un varco contro l'intangibilità della vita di malati, disabili e anziani.
Il registro dei testamenti biologici non aiuta alcuna famiglia a prendersi cura di un suo caro, non permette di stabilire relazioni più umane. Mette solo la pietra tombale sull'esistenza di una persona e, di fatto, spinge a giudicare con superficialità ad alcune condizioni di vita che sono comunque vissute da numerose persone, senza alcun accanimento terapeutico.
Certamente, questo è dovuto a una mancanza di senso della vita che è diffusa – anche se a livello mediatico più che nella realtà dei fatti, visto che dopo la morte di Eluana Englaro, nessun altro disabile in Italia è stato portato a morire di sete. In un tale contesto culturale, con una spesa pubblica sempre più alta per mantenere gli anziani e i malati in una società senza giovani, la politica dovrebbe proporre soluzioni lungimiranti. Invece, taluni preferiscono ribaltare ogni valore, finendo per togliere la speranza.
E non si esita, neanche da parte di chi si proclama nuovo e contro il "sistema", a scavalcare le competenze dello Stato e a sprecare risorse e soldi pubblici per un registro inutile. Come anche quello delle unioni civili, approvato un mese fa.
In questa situazione, guardiamo con fiducia e riconoscenza all'insegnamento di Papa Francesco, che sottolinea la corruzione diffusa e sbugiarda il buonismo, mettendo in guardia dai "valori avariati" ("A voi giovani dico: non abbiate paura di andare controcorrente, quando ci vogliono rubare la speranza, quando ci propongono questi valori che sono avariati, valori come il pasto andato a male e quando un pasto è andato a male, ci fa male; questi valori ci fanno male", Angelus, 23/6/2013).
"Uno che muore non è una notizia, ma se si abbassano di dieci punti le borse è una tragedia! Così le persone vengono scartate, come se fossero rifiuti", ha detto Francesco all'udienza dello scorso 5 giugno. "La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora – come il nascituro –, o non serve più – come l'anziano".
Rispetto a tale "cultura dello scarto", alla quale anche l'amministrazione spezzina sembra allineata, Papa Francesco invita ad andare controcorrente, senza paura: "Dobbiamo andare controcorrente! E voi giovani, siate i primi: andate controcorrente e abbiate questa fierezza di andare proprio controcorrente. Avanti, siate coraggiosi e andate controcorrente! E siate fieri di farlo!". Questa è anche l'unica strada per uscire da una crisi economica che è riflesso di una grande crisi morale. Il Movimento Cristiano Lavoratori segue questa strada con entusiasmo, insieme a molte altre associazioni e persone, e invita tutti a percorrerla.

 

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