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Cento anni fa nasceva "Walter" Bertone In evidenza

Il ricordo del Circolo PD


Il giorno di Capodanno del 2022 coincide anche col centenario della nascita di Flavio Bertone, scomparso nell'ottobre 1999, il partigiano Walter che si vuol brevemente ricordare.
Proveniente da una famiglia antifascista di Sarzana, il padre ucciso dagli squadristi nel 1923, dopo la scuola di avviamento il nostro entrava all'età di 15 anni all'OTO Melara, grande fabbrica di armamenti del polo spezzino. All'età di 19 anni, volenteroso ed intelligente, egli era già considerato un ottimo tracciatore navale. Il clima antifascista respirato in fabbrica e in città a Sarzana lo portavano intanto all'iscrizione, nel 1941, al PCd'I clandestino. La guerra trovava il nostro arruolato nella Marina Militare a Venezia; giungeva l'8 settembre 1943, la caduta del fascismo, il collasso generale del Paese e delle Forze armate.


Il giovane Flavio, rientrato fortunosamente a Sarzana e ripresi i contatti con il partito, era tra un primo gruppo di animosi giovani i quali intraprendevano la via dei monti per sfuggire all'occupazione tedesca Iniziava la Resistenza con mesi di battaglie, di guerriglia, di lotte nelle bande partigiane in quella che diverrà la brigata ”Ugo Muccini “ stanziata sulle colline della bassa Val di Magra, al comando dell'altro sarzanese Piero Galantini poi, dopo il pesante rastrellamento del 29 novembre 1944 la brigata si divide, a 22 anni d'età, "Walter” è il nuovo comandante della brigata sino alla Liberazione. Assessore all'annona a Sarzana nella prima giunta popolare era poi rientrato in fabbrica all'OTO ma ne usciva, dopo il 18 aprile 1948, e la pesante sconfitta delle sinistre. Il Pci, nella persona di Anelito Barontini, lo chiamava a responsabilità nell'Anpi e nel partito. Dopo gli eventi drammatici seguiti all'attentato a Togliatti, che lo vide protagonista, Walter fu allora presidente dell'Anpi provinciale spezzino negli anni dal 1948 al 1952 e oltre - in difesa dei resistenti colpiti da una pesante persecuzione anti partigiana che denigrava la Resistenza e in particolare volta a colpire gli ex partigiani comunisti nel pieno clima internazionale della guerra fredda.


Seguivano anni dedicati al partito. Nel 1961 subentrando ad Artibano Ballani era eletto segretario provinciale del Pci restando in carico sino al 1968, anno della sua elezione a Senatore della Repubblica nelle liste del Pci. Nel periodo si ricordano gli anni che dal 1968 al 1972 portarono a grandi manifestazioni contro la guerra in VietNam. Occorre anche ricordare la legge 214/71 passata con suo grande impegno e che rese giustizia a tutti i licenziati per cause politiche dall'amministrazione dello Stato nel lontano 1951 stabilendo un pieno riconoscimento pensionistico.

Dopo quattro legislature come senatore, dal giugno 1983 Bertone tornava a ricoprire la carica di segretario di Federazione sino al 1985; in quell'anno era consigliere comunale alla Spezia per venirne poi eletto sindaco nel luglio del 1992, carica che tenne per un anno sino allo scioglimento del Consiglio In questo breve periodo Bertone riusciva ad ottenere alcuni importanti risultati come i finanziamenti per la riqualificazione degli ampi spazi dei giardini pubblici, l'importante progettazione e l'inizio delle opere per creare le infrastrutture per prevedere le tangenziali e gallerie attorno alla città e per i futuri collegamenti alle autostrade. Nel 1993, uscito dall'Amministrazione comunale egli veniva eletto, con voto del consiglio, nella nuova società “Spedia” della quale sarà Presidente, società di promozione del territorio spezzino per la progettazione del futuro economico e civile della città, per attrarre finanziamenti comunitari e nazionali per la ripresa della piccola e media azienda nei vari settori in collaborazione col Comune, la Camera di commercio ed i settori economici spezzini.


Resta di Bertone, in chi lo ha conosciuto, la forte carica di umanità ed il prestigio che lo accompagnava sin dai tempi eroici della Resistenza. Sia nella qualità di amministratore, come di dirigente politico o presidente della società di promozione, occorrerà ricordare come Walter incontrasse decine di persone ogni giorno, chi per un posto di lavoro, chi per confronti politici o anche un semplice saluto, una personalità straordinaria . Medaglia d'argento al valore militare, nel 1994 gli fu conferita l'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica.

Coordinamento Provinciale P.D.

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