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Il caso Frijia spacca il Consiglio comunale, tra "legalità" e "moralità" In evidenza

di Elena Voltolini - La maggioranza: "Nessuna incompatibilità con il ruolo di assessore"; l'opposizione: "Questione di opportunità e trasparenza".

Il primo consiglio comunale della Spezia del 2022 si è aperto con un question time dell'opposizione che ha interrogato il sindaco Peracchini in merito alla condanna della Corte dei Conti a carico del'Assessore Frijia e si è chiuso con la discussione di una mozione urgente sullo stesso argomento.

Una mozione presentata in itinere, a seguito, come è stato rilevato dai consiglieri Guido Melley (LeAli a Spezia) e Federica Pecunia (Italia Viva) che la hanno illustrata all'assemblea, della risposta del sindaco al question time, ritenuta non soddisfacente, e in qualche modo non riportante tutti i fatti nella loro compiutezza.

“Volevo rassicurare tutti visto che lo spirito giustizialista non c'è – ha detto il Sindaco nel question time - Abbiamo fatto tutte le verifiche e non esiste alcuna condanna né carico pendente nei confronti dell'Assessore. La sentenza della Corte dei Conti, e sottolineo che non è una condanna, è verso un'altra persona che è chiamata a risarcire un determinato importo; nel caso in cui non fosse restituito, l'assessore e altre due persone, in qualità di ex soci, saranno chiamati a risarcire in solido. Sottolineo che i fatti risalgono a 15 anni fa e che non c'è stato nessun intervento operativo dell'attuale Assessore nella vicenda. Penso che l'Assessore Frijia stia facendo un grande lavoro, è un grande piacere lavorare con lei e avrei voluto averla in Giunta da prima. Quella che state facendo mi sembra una caccia alle streghe”.

Parole che, come detto, non hanno soddisfatto l'opposizione che compatta aveva richiesto il question time e, altrettanto compatta, presenta una mozione urgente con la richiesta di dimissioni dell'Assessore Frijia.

Nell'intervento previsto prima della votazione dell'urgenza da parte del Consiglio comunale, il Consigliere Melley spiega: “Abbiamo posto una questione di opportunità a tutela dell'onorabilità di tutto il Comune. La questione non è esattamente come la ha presentata il sindaco, c'è stata una condanna di 3 persone, tra cui Maria Grazia Frijia, per danno erariale e 176mila euro da pagare in solido”.

Il Consigliere di LeAli a Spezia aggiunge poi un'altra vicenda giudiziaria: “In precedenza c'è stato, sempre a carico dell'attuale Assessore, un procedimento, al tribunale penale di Genova, che ha prescritto il reato di truffa. Noi pensiamo che tutto questo abbia un risvolto politico, ovvero che ci sia una necessità di trasparenza nei confronti della comunità. A parte il fatto che c'è una norma del 2013 che prevede che non siano conferibili incarichi, tra cui quello di Assessore, in presenza di sentenze non passate in giudicato, per reati di tipo penale, per noi questa è una questione di opportunità e di trasparenza. E' una situazione sgradevole. La mozione verte su un aspetto attinente la moralità. La politica deve guardare anche alla sostanza, sull'operato di un amministratore non devono esseri ombre. Ci sono state situazioni simili nel passato e le persone vennero allontanate, non con sdegno ma per opportunità. Se avessi un amministratore di condominio con delle condanne, preferirei averne un altro”.

Concludendo, in merito all'urgenza della mozione sottolinea: “L'urgenza sta nel fatto che i cittadini ci guardano e si chiedono come mai nel nostro Comune è tollerata questa situazione. Chiediamo che il sindaco ritiri le deleghe all'Assessore o che quest'ultima si dimetta”.

Con 27 voti favorevoli e 2 astenuti, l'urgenza passa e la mozione viene discussa in coda a tutto il resto, quindi in chiusura di seduta.

In questo caso è la Consigliera di Italia Viva Federica Pecunia ad introdurla, aggiungendo le sue alle parole di Guido Melley: “Peracchini si è messo a capo della giunta ed ha deciso che l'opposizione è sua nemica. Questa mozione – ribadisce – è stata preparata dopo la sua risposta al question time perchè la sua risposta ci ha mortificato”.
“Non vogliamo entrare nel giudizio personale ma consideriamo l'aspetto politico. Chiediamo trasparenza. Chiedo l'atto di nomina dell'assessore. C'è anche un precedente – aggiunge - io fui una delle firmatarie della richiesta di sfiducia dell'assessore Asti. Pretendo trasparenza per chiunque faccia parte dell'ente”.

A “difesa” del sindaco interviene il Consigliere Emanuele Corbani: “Non è stato né vago né evasivo. Ha detto che non risulta nulla che possa pregiudicare l'incarico dell'assessore. Poi la questione interessando una persona, tra l'altro non presente, sta prendendo un piega sgradevole. Chiedo al Presidente Guerri se il segretario può spiegare quali controlli sono stati effettuati per verificare la sussistenza della compatibilità”.

Parola, quindi, al Segretario Generale Sortino, che spiega: “Non posso che ripetere quello che ha detto il Sindaco; noi abbiamo fatto la verifica dell'autocertificazione prodotta richiedendo il casellario giudiziario i carichi pendenti e la presenza di processi in corso. In caso di danno erariale l'incompatibilità è nell'esercizio delle proprie funzioni, in questo caso sono questioni antecedenti e che non riguardano il Comune”.

Franco Vaira, AvantInsieme, afferma: “Sono un garantista, ma credo che, appena apparsa la notizia, l'assessore stesso o il sindaco avrebbero dovuto rassicurare la cittadinanza. Poi, per responsabilità l'assessore avrebbe dovuto dimettersi, parlo per ragioni di moralità, non parlo per questioni di legalità e incompatibilità”.

D'accordo con la mozione nella sostanza ma non nel metodo, il Consigliere di Forza Italia Massimo Caratozzolo: “Questo Paese ha bisogno di trasparenza e di opposizioni che fanno l'opposizione e maggioranze che fanno la maggioranza. Se voi dell'attuale maggioranza vi foste trovati di fronte ad un caso come questo, cosa avreste fatto? Avrete preteso chiarezza. Personalmente non voterò per le dimissioni, ma vi sottopongo la necessità di discutere del caso, pertanto chiederò un percorso in Commissione Garanzia. Poi se non si ravvisano impedimenti tecnici, per cui non c'è l'incompatibilità, come ha detto il Segretario Sortino, allora la decisione del ritiro delle deroghe è una decisione politica”.

Alla domanda di Caratozzolo risponde Messuri: “Io al posto dell'opposizione non avrei fatto proprio nulla perchè davvero non sono un giustizialista. Dovete smetterla di usare le commissioni per visibilità. Impugnerò le vostre richieste di commissione per questioni di questo tipo”. Poi aggiunge: “Sono basito dall'ipocrisia contenuta nelle parole dei consiglieri dell'opposizione. Come si fa a dire non esiste una sentenza di assoluzione? La prescrizione non è un cavillo, è il desistere dello Stato dal tutelare un suo diritto”.

Sulla stessa posizione Sauro Manucci (Fratelli d'Italia), che aggiunge: “Trovo che questo Consiglio comunale sia molto brutto. Non c'è nulla di chiaro. Si va sugli altri principi quando non c'è nulla di concreto cui attaccarsi Quale moralità volete? Quello che io ho visto sinora è un ottimo assessore che non è mai stato condannato. E' una brutta pagina dire che se non ci fosse stata la prescrizione sarebbe stata condannata. Abbiamo assistito a qualcosa che assomiglia più ad un processo che ad un consiglio comunale. Questa è stata veramente una caduta di stile dell'opposizione”.

Di mancanza di stile parla anche il Consigliere della Lega Lorenzo Viviani: “Avete tirato fuori qualcosa del passato dell'assessore e lo avete sbandierato, avete voluto umiliare l'assessore. Sono schifato dall'atteggiamento che voi dell'opposizione avete avuto”.

Il sindaco Peracchini interviene per ribadire, di fatto, quanto affermato nel question time: “Nel dispositivo della Corte dei Conti è chiaro che i fatti risalgono al 2005 e l'assessore Frijia all'epoca dei fatti non c'era nella società coinvolta, è subentrata dopo. Bisogna essere corretti nel riportare le cose, i fatti li hanno compiuti altre persone, Maria Grazia Frijia è subentrata dopo nella società”.
E rivolto direttamente all'opposizione: “Tra l'altro parlano persone che non si sono accorte di tutti i debiti di Acam e ATC”.

Con 8 voti favorevoli, 18 contrari e 2 astenuti la mozione è bocciata.

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