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No al gioco d'azzardo: anche in Liguria la raccolta firme dell'Italia dei Valori

In tutte le principali piazze del Paese, da domani i banchetti di IdV per sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare per l'abrogazione del gioco d'azzardo. In Liguria, si potrà firmare a Genova, Savona, Imperia, La Spezia, Rapallo, Cogorno e San Colombano.

Parte domani, in tutte le principali piazze italiane, la raccolta firme di Italia dei Valori per la proposta di legge di iniziativa popolare di abrogazione del gioco d'azzardo, depositata giovedì scorso in Cassazione dal neo segretario nazionale Ignazio Messina.

«Anche in Liguria – spiega Maruska Piredda, capogruppo IdV in Regione – sarà possibile firmare per dire no al dilagare del gioco d'azzardo che ormai ha assunto le dimensioni di una vera piaga sociale, senza distinzione di sesso, età e status».

Secondo una recente indagine dell'Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, è passata dal 42% al 47% la percentuale degli italiani, che, tra il 2008 e il 2011, hanno puntato soldi almeno una volta su uno dei tanti giochi presenti sul mercato (Lotto, Superenalotto, Gratta e vinci, scommesse sportive, poker online). Circa 19 milioni di scommettitori, di cui ben 3 a rischio ludopatia. Soprattutto maschi, disoccupati e persone con un basso livello di istruzione. Non solo: tra gli scommettitori anche tante donne, in particolare over 45. 7,5 milioni, pari al 38% di chi ha giocato d'azzardo almeno una volta nel 2011. Erano 5,8 milioni nel 2007. Nonostante una chiara legislazione restrittiva per i minori, sono 630mila gli under 18 che hanno speso almeno un euro giocando d'azzardo.

«Dai dati emerge che il 44% dei liguri gioca d'azzardo – commenta Piredda – una percentuale enorme che preoccupa per le conseguenze disastrose sulla salute dei cittadini, sull'impoverimento rapido delle famiglie e per gli effetti deleterei sugli equilibri sociali. In un periodo di crisi così acuta per cui un quarto degli italiani è a rischio povertà, slot machine e scommesse online impoveriscono ulteriormente i cittadini, attratti dal facile guadagno. In realtà a fare cassa è solo lo Stato biscazziere che, sulle spalle dei disperati, produce cento miliardi di fatturato che rendono il gioco la terza "industria" italiana. Ma il conto che il gioco d'azzardo presenta in termini di spesa pubblica è ben più salato. Basta pensare alle cure necessarie ai circa 800mila ludopatici accertati, giocatori compulsivi che, oltre alla dipendenza al gioco spesso associano quella all'alcol, al fumo e alle sostanze stupefacenti. Inoltre, è noto che, in parallelo al gioco "legale", stia dilagando quello illegale, gestito dalla criminalità organizzata. Le conseguenze sono disastrose anche sulla sicurezza di interi quartieri, ormai ostaggio di sale slot che hanno desertificato il tessuto commerciale "buono"».

Saranno necessarie almeno 50mila firme per la Pdl di iniziativa popolare per il "divieto assoluto e totale dei giochi con puntata di denaro da considerare d'azzardo", compresi quelli online.

Genova, 1 agosto 2013

In Liguria, sarà possibile firmare domani venerdì 2 agosto e, dopo la pausa estiva, a settembre sui banchetti presenti:

- a Genova Sampierdarena dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 alle (tra via Avio e via Molteni) e presso il Comune di Genova (via Garibaldi 6° piano Ufficio segretario comunale)

- a San Colombano (Ge) in piazza Lucifredi dalle 9 alle 12

- a Cogorno (Ge) piazza Aldo Moro e piazza dei Caduti dalle 9 alle 12

- a Savona in corso Italia dalle 18 alle 20

- ad Arma di Taggia (Im) presso il Centro Commerciale dalle 9 alle 12

- ad Arcola (Sp) piazza della Resistenza (loc. Ponte) dalle 9 alle 14

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