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S. Stefano, PDL all'attacco: "Sogno d'estate, con risveglio da incubo: Tares raddoppiata!"

Sono solo scommesse quelle che Mazzanti sta mettendo nel Bilancio dei suoi cittadini e neppure fatte secondo la normativa vigente, infatti il mutuo attivato per finanziare parte dell'investimento ha un tasso complessivo molto elevato e non è stata fatta nessuna gara, tra istituti di credito, per sfruttare tassi migliori. Bastava sentire la Cassa Depositi e Prestiti e si sarebbe risparmiato almeno un 2% annuo.

Il Sindaco e la sua Giunta dopo aver applicato la TARES senza nemmeno fare una verifica sul pessimo servizio fornito da ACAM, si gettano a capofitto in un'operazione che può proprio essere definita solo "una scommessa" perché di certo, dagli investimenti privati alla bonifica ambientale completamente bloccata, siamo ancora all'anno zero.
L'Amministrazione Comunale si farà carico di lavori immediati per 120.000 euro più un affitto annuale, per il comodato d'uso di 39.000 euro/anno, per 8 anni (Stima Agenzia Entrate), pari ad altri 312.000 euro. Tenendo conto che, da quanto risulta agli atti, la parte recuperata potrebbe tornare di proprietà privata, dopo il 5° anno,dopo essere stata ristrutturata con soldi pubblici. Assumendosi tutti gli oneri di manutenzione, ordinaria e straordinaria,degli immobili, rinunciando anche dopo l'8° anno ad alcun importo riguardante per i miglioramenti o eventuali spese effettuate dal Comune sugli immobili.
Facendo due conti semplici non mi sembra che il Comune tragga alcun vantaggio da tale operazione ma anzi ne resti indebolito sia finanziariamente che a livello di immagine.
Altra situazione molto importate di cui Mazzanti non fa alcun cenno è quella riguardante a quanto ammonteranno i costi di gestione? Tutto ciò risulta ben chiaro nel "comodato gratuito": ricadranno sul bilancio comunale!!!
Certo in un momento di crisi, con tagli finanziari ai Comuni assai pesanti, mettersi a pensare a "cittadelle degli artisti", "poli di economia culturale" e quant'altro, fa riflettere, ma potrebbe far altrettanto piangere il sapere poi che molti di quei costi aggiuntivi ricadranno sulla nostra comunità senza però alcuna ricaduta occupazionale pratica.
Sarebbe stato più opportuno, dal mio punto di vista, invece rilanciare l'area con l'intervento di imprese ed aziende che potessero attivare nuovi posti di lavoro: una buona azione di marketing territoriale legato ad agevolazioni e vantaggi fiscali (Modello contratto d'area) per chi investiva su quell'area dismessa. Area su cui sappiamo sono finiti gli occhi e gli interessi di diversi privati.
Questa operazione non porterà alcun posto di lavoro, di fronte al milione di euro investito. Come al solito, tanto fumo e ben poca concretezza se non quella di veder ulteriormente dissipati numerosi denari pubblici senza alcun risultato concreto per la nostra comunità.
Santo Stefano Magra, 21 agosto 2013

 

IL CAPOGRUPPO CONSILIARE
Geom. Francesco PONZANELLI

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