I rapporti tra Masia e il partito cittadino e provinciale sono stati complicati sin dall'inizio della consigliatura, e diverse sono state le divergenze in merito al ruolo politico che Sel deve avere in città e all'interno del Consiglio Comunale. Più volte le richieste del partito di avere un profilo più propositivo all'interno della maggioranza di centrosinistra al governo della città sono state disattese. Nessuno nel partito ha mai chiesto di uscire dalla maggioranza ma di farne parte cercando di incidere, di diventare protagonista di uno sforzo costante teso ad un avanzamento dei programmi dell'intero centrosinistra nel segno della partecipazione, della trasparenza, della costruzione di un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare le esigenze del lavoro e quelle dell'ambiente, della solidarietà verso le fasce più deboli. La responsabilità morale vorrebbe che in seguito alla decisione di Masia di lasciare il partito, negando all'assemblea del Circolo del Golfo la possibilità di confrontarsi con lui in merito alle sue dimissioni, egli si dimettesse anche dalla carica di Consigliere comunale, a cui è stato eletto grazie ai voti di Sel (che alle Amministrative del 2012 aveva raccolto il 7% dei voti), cioè del partito che ha abbandonato. Sel in ogni caso continuerà a testa alta a fare le sue battaglie a fianco dei lavoratori, dei cittadini, dei movimenti sociali. Il nostro prossimo, imminente, congresso dovrà segnare una svolta: dobbiamo affrontare senza timore, per superarli, i limiti che sino ad ora hanno condizionato la nostra capacità di produrre un'iniziativa politica incisiva e coerente rispetto ai nostri valori e alle reali necessità della vita delle persone. Solo così potremo contribuire al necessario rinnovamento del centrosinistra.