Non solo di sport o di politica si è parlato ieri, in una sala gremita dalla presenza di tanti giovani e sotto la curiosità di numerosi responsabili di importanti associazioni sportive del territorio giunti da tutta la provincia, che per quasi due ore di fila hanno ascoltato attenti il racconto della vita della grande atleta Josefa Idem, olimpionica di grande caratura che ha saputo però ammaliare tutto il pubblico con la sua semplicità e verità spiazzanti. La Idem- intervistata da Massimo Caleo suo collega in Senato ma ieri nelle vesti di abile presentatore- ha incantato parlando di aspetti veri e delicati della sua vita sportiva e privata, così come li ha raccontati anche nel suo libro "Partiamo dalla fine" (Ed. Mondadori, 2013). Dai suoi esordi "tardivi" per l'agonismo a trenta anni sulla canoa per seguire le orme della sorella, alle tante cadute in acqua per trovare una propria stabilità: "Fino a quando capii finalmente che trovare equilibrio su quella canoa, avrebbe significato per me saper restare in equilibrio anche nella vita" -passando attraverso l'incontro con suo marito, ex allenatore di pallavolo diventato per amore e dedizione- suo allenatore straordinario e co- artefice di tante imprese. Non sono mancati gli aneddoti familiari, come le vittorie all'olimpiade di Seul mentre aspettava già da pochi mesi il suo primo figlio: "Sentivo di non essere completa nella vita- solo come atleta... volevo qualcuno che tornando a casa da una vittoria o una sconfitta, mi chiamasse mamma e per cui restassi solo e sempre quello; diventare madre mi ha dato una nuova forza interiore, e per la prima volta, atterrando all'aeroporto di Sidney riuscii per la prima volta a pensare: questo sarà il luogo del mio trionfo". Ma la vera lezione che la Idem ha dato alla platea, è stata quella di non sminuire o sorvolare sul significato formativo delle "sconfitte"- che si incontrano in politica come nello sport. "Nella mia vita non sono mancati colpi bassi, momenti difficili, tradimenti o delusioni cocenti. Sia nella carriera agonistica, con una errata accusa di doping poi rivelatasi gravemente falsa, sia nell'episodio strumentalizzato dalla stampa, su una presunta irregolarità di accatastamento di un immobile per un importo irrisorio, presentato invece come vera e propria evasione fiscale, che mi ha indotta con coraggio data la mia assoluta innocenza- a dimettermi dopo soli pochi mesi dalla mia nomina, da Ministro delle pari opportunità, sport e politiche giovanili del governo Letta". E questa integrità morale è stata accolta anche a Sarzana con un lungo applauso e molti riconoscimenti da parte dei presenti nel pubblico, che anche alla fine dell'incontro sono andati a farsi una foto con lei o a farsi autografare il libro, stringendole la mano. "Sono felice dell'ottima riuscita della giornata- afferma il Senatore Caleo- inoltre rovo che Beatrice Casini e questa nuova segreteria sappiano donare un nuovo ritmo alla politica non solo sarzanese e a questo partito, ridando con manifestazioni come questa, slancio e vitalità ai Circoli e alla partecipazione. Auguro a loro di continuare così avendo inaugurato una stagione di rinnovamento che non può che far crescere il partito democratico".