"Berruti contro Paita, Paita contro Berruti e le truppe cammellate al seguito che si danno battaglia.  - proseguono - In prima fila non potevano mancare i Sindaci PD della Spezia, paitiani, che di ACAM sono azionisti , da sempre. Non entriamo nel merito del loro bisticciare , fanno volare gli stracci come le vecchie comari, ma il giorno dopo le elezioni si siedono tutti d'accordo al tavolo del potere per dividersi tutto il divisibile. Attaccare ACAM ormai è come sparare sulla Croce Rossa; difenderla vuol dire fregarsene dei : cittadini, dei servizi, della comunità. Lo abbiamo già detto come Forza Nuova: ACAM deve chiudere. Pare che nemmeno l'incredibile fiume di soldi della tares (l'odiosa e salata tassa sulla rumenta), possa farla funzionare. Come azienda è malata allo stato terminale e va fatta morire in pace. Per pace noi intendiamo, che chi subentrerà ad ACAM deve farlo su basi chiare e trasparenti, con l'obiettivo primario della salvaguardia dei posti di lavoro, poi il resto verrà da solo. Peggio di così non potrà andare. La smetta il centro sinistra spezzino di ritenere ACAM un feudo per politici trombati o emergenti dove è stato fatto sempre il clientelismo più sfrenato. Abbia più rispetto il PD della gente e non faccia di ACAM solo un regolamento di conti interno. Non si può giocare così sulla pelle dei cittadini".