Perno delle ultime campagne elettorali ed argomento cardine delle ultime discussioni politiche lericine resta la ZTL.
Le soluzioni sono state ampiamente dibattute e non esiste proposta non considerata: dalla apertura di Via Gerini alla pedonalizzazione di Via Roma, dalla bretella della Venere ai nuovi parcheggi sotterranei in Piazza Bacigalupi e Piazza Valtriani, dalla variazione del senso di marcia in Viale Vittoria a San Terenzo alla modifica dei parcheggi rendendoli a pettine in Via Gerini ecc...;
di tutto e di più, tutto il contrario di tutto.
Unica certezza è la popolazione spaccata: da una nostra analisi dei risultati elettorali, già pubblicata in altre sedi, la somma dei voti delle tre liste concorrenti all'attuale maggioranza supera i voti ottenuti da quest'ultima. Dato che le tre liste prevedevano una ZTL diversa, ne deduciamo che la maggior parte della popolazione lericina è concorde su una revisione dell'attuale piano.
E' per questo motivo che, secondo noi, l'amministrazione attuale non può arroccarsi dietro al programma elettorale, specie tenendo conto del fatto che il Sindaco è sindaco di tutti.
Un'altra analisi che non condividiamo è la difesa a spada tratta di questa ZTL appellandosi alla riduzione del Co2: consideriamo questa riduzione come una "vittoria mutilata" perché non deriva dall'educazione del cittadino all'utilizzo del mezzo pubblico, ma alla naturale riduzione del traffico dettata forzosamente dalle telecamere. Il cittadino di Lerici, a causa degli scarsi servizi e alla mancanza di sensibilizzazione, è ancora spinto ad utilizzare l'automobile e quindi non contribuisce all'abbattimento dei livelli di Co2; battaglia ambientale cara non solo a certe fazioni politiche, ma a tutti, in particolare ai giovani come noi.
Quindi, cosa si può fare?
Per tagliare la testa al toro si potrebbe indire un referendum, ma: che tipo di domanda verrà posta alla popolazione? Se si chiede esclusivamente "Sei a favore di una modifica della ZTL?", in caso di vittoria del si, sorge il problema della soluzione da adottare. Se si propone un modello e si chiede di votarlo in ogni sua singola parte, ad esempio "Sei a favore dell'apertura dopo le 19? SI NO" "Sei a favore del pass unico? SI NO" "Sei a favore della chiusura di Via Roma? SI NO", si rischia di alterarne l'equilibrio, generando un risultato peggiore dell'attuale.
Si potrebbe, a nostro parere, far si che qualunque cittadino o associazione del territorio che abbia un'idea completa della ZTL, a seguito della raccolta di 500 firme (rigorosamente controllate), possa inserire questa proposta all'interno del referendum, in modo tale che i votanti potranno esprimere la loro preferenza, impegnando l'Amministrazione ad attuarla.
Ovviamente, la possibilità del voto estesa ai commercianti non residenti, punto di partenza per la ripresa del nostro paese.
E se è vero, com'è vero, che quando una cosa va fatta, va fatta bene, prima di indire un referendum così sensibile ed importante, bisognerebbe attuare l'auspicato piano anti-false residenze, in modo da non avere un risultato falsato da chi, pur essendo residente, vive qui due mesi l'anno e vuole un paese dormitorio