"Dalle notizie emerse sulla stampa locale negli ultimi giorni, non sarebbero insignificanti le novità sull'indebitamento di ACAM.
Per la prima volta i soci, che non sono altro che i sindaci dei trentadue comuni della provincia della Spezia, sarebbero chiamati a ridurre obbligatoriamente il capitale sociale dell'azienda in quanto l'indebitamento avrebbe superato un terzo del capitale sociale stesso.
Questa operazione avrà dei riflessi sul bilancio del Comune della Spezia che vedrà diminuire il valore delle sue quote di ACAM e quindi il depauperamento del suo patrimonio.
E' indispensabile pertanto che il Sindaco della Spezia e l'amministratore delegato di ACAM vengano tempestivamente nella Commissione Bilancio a riferire su quanto sta accadendo.
Oltre ai problemi di bilancio sarà inoltre necessario un approfondimento sulle presunte novità riguardanti la strategia con cui portare ACAM fuori dalla situazione di crisi.
Oramai da più di cinque anni si sente parlare di "roadmap" e "piani industriali" con cui raggiungere la salvezza di ACAM e dei suoi lavoratori e in alcuni casi abbiamo sentito annunciare la raggiunta salvezza di ACAM.
Purtroppo ad oggi la salvezza di ACAM non è ancora stata ottenuta e si è tirato avanti a campare in qualche modo arrivando perfino a vendere le proprietà immobiliari.
E' pertanto opportuno capire se esiste veramente una soluzione percorribile per ridurre l'enorme indebitamento di ACAM e se finalmente gli amministratori locali saranno in grado di prendere delle decisioni importanti sul futuro industriale dell'azienda a partire dalla chiusura del ciclo dei rifiuti".