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Cinque Terre, De Benedetto (SEL): "Resasco rischia di compromettere unità 5 Terre" In evidenza

"E' davvero sorprendente leggere le dichiarazioni del Sindaco Resasco sull'Unione dei Comuni ed è grave dover costatare che una presa di posizione infondata e strumentale (chiara è stata a questo riguardo la risposta del primo cittadino di Monterosso) possa compromettere per sempre l'unità delle 5 terre". Lo dichiara Nicola De Benedetto della segreteria regionale e provinciale Sel.

"L'Unione di Monterosso Riomaggiore, Pignone, Riccó - prosegue - era stata convocata per eliminare la dicitura 5 terre, come concordato dai sindaci negli incontri avuti con la cittadinanza e ribadito dal Sindaco Emanuele Moggia: questo passaggio doveva essere declinato da entrambe le parti e doveva rappresentare la premessa per riattivare il percorso di unione tra i tre comuni delle 5 Terre. Rompere oggi questo accordo unilateralmente è un atto molto grave: significa mettere definitivamente a rischio l'identità delle 5 Terre per inseguire logiche autoreferenziali, che prescindono dal coinvolgimento degli abitanti e dal loro esplicito intendimento . E' tempo che il Partito democratico si pronunci sulla crisi aperta dal suo sindaco e si assuma eventualmente la responsabilità di una decisione  che sta diffondendo lo sconcerto  tra i cittadini, le associazioni di categoria e gli operatori turistici. Considerate le importanti conseguenze che questa decisione avrà su scala allargata e considerando che questo azzardo amministrativo coinvolgerà direttamente il turismo, la ricettività e l'economia dell'intera riviera ligure, il capogruppo di SEL Alessandro Benzi  impegnerà il Presidente della giunta regionale Claudio Burlando in un'interrogazione urgente, chiedendo all'amministrazione regionale di pronunciarsi una volta per tutte su questo tema. La politica deve essere trasparente e deve coinvolgere le persone, dialogando, ascoltando e rispettando le loro scelte, soprattutto se sono vincolate a valori profondi che danno il senso ad un'intera comunità . Hanno ragione gli abitanti, uniti da antiche tradizioni e dalla splendida solidarietà nata dopo l'alluvione,  a non comprendere le reali motivazioni di questo strappo e di questa divisione imposta dall'alto. Andremo a fondo, proporremo una grande consultazione collettiva e referendaria al fine di preservare il territorio da sterili giochi di potere e da logiche completamente estranee al sentimento dell' intera popolazione".

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