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Centri culturali islamici, Rixi (Lega): “La Regione deve dotarsi di norme precise” In evidenza

«Le Regioni sono enti normativi e come tali devono fornire gli strumenti legislativi più opportuni per dare regole precise ai Comuni perché non siano lasciati da soli ad amministrare problematiche che non possono essere ridotte a mere pratiche urbanistiche.

Anche per la realizzazione di nuovi centri culturali, che possono prestarsi a interpretazioni borderline, è necessario stabilire misure preventive precise e controlli preventivi perché non si trasformino i veri e propri luoghi di culto fai-da te». Così è intervenuto Edoardo Rixi, vicesegretario federale della Lega Nord e consigliere regionale in Liguria, che questa mattina ha presentato un'interrogazione urgente all'assessore alla Sicurezza Montaldo sulla "prevista apertura di un centro culturale islamico in via Mantegazza alla Spezia" della capienza di 200 persone.

«Anche l'assessore Montaldo ha ammesso la necessità di contrastare qualsiasi forma di estremismo – dice Rixi – ma la Liguria può fare molto di più, passare dalle parole ad atti legislativi concreti, in primo luogo dotandosi di una legge analoga a quella della Regione Lombardia che stabilisce paletti precise alla costruzione di moschee e in generale luoghi di culto.

Per troppo tempo si è data un'interpretazione sbagliata al termine "integrazione". La vera integrazione non può prescindere dal rispetto della nostra Costituzione, dei diritti umani e della figura della donna che, sappiamo bene, certe frange dell'islamismo fondamentalista trattano con pratiche inumane e gravemente lesive alla dignità femminile. Purtroppo sappiamo anche che in passato, in nome di una fasulla integrazione, in una regione come la Toscana si è arrivati a vagliare l'ipotesi di inserire nel sistema sanitario pubblico la pratica dell'infibulazione "dolce" per le donne. Un fatto assurdo, del 2004, che non si è concretizzato solo perché i medici toscani sono insorti.

Per evitare clamorosi errori che penalizzerebbero anche chi è scappato da zone del fondamentalismo islamico, è indispensabile tenere presenti i cardini della nostra cultura democratica e della nostra Costituzione per garantire, oltre che la sicurezza ai nostri quartieri e alle nostre città, anche il giusto rispetto dei tanti fedeli musulmani che sono venuti in Italia e in Liguria perché contrari a un'interpretazione retrograda della propria religione, come per esempio è avvenuto in Iran, e vicini a un Islam laico».

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