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Waterfront, Legambiente: "Bene riaprire il dialogo, ma adesso chiediamo i fatti" In evidenza

L'associazione Legambiente esprime interessamento sulla recente riapertura del dibattito sul Waterfront.

 "Già nel gennaio 2012 - commenta Legambiente - durante un incontro nella Sala della Provincia avevamo avanzato proposte e metodologie alternative al modo in cui si è operato fino ad ora, e saremmo sempre in tempo per provarci, perché è giusta l'esigenza di rivedere il disegno del fronte a mare cittadino anche a seguito dei mutati scenari economici e sociali".

Legambiente, che ha sempre sostenuto la necessità di un tavolo aperto anche sul waterfront, sottolinea come la stessa delibera regionale di approvazione del Piano Regolatore Portuale introducesse il principio dell'attuazione per gradi, facendo continue verifiche sulle reali necessità delle opere previste. La crisi economica ha sicuramente fatto venire meno l'interesse da parte degli investitori privati, e forse oggi potrebbe riaffermarsi il ruolo centrale del "pubblico" e della "pubblica utilità e fruizione" proprio in quella fascia delicata che è l'interfaccia tra la città e il mare, trovando il modo di vedere il futuro senza il pericolo di possibili "speculatori", e quindi con un drastico ridimensionamento delle ipotesi cementificatorie.

"Quello che qualche anno fa sembrava indispensabile - conclude Legambiente - magari oggi non lo è più, e sarebbe utile per la città valutare il da farsi e Legambiente si dichiara fin da ora a disposizione per discuterne".

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